…Ma che fatica!!!
Credo a fine gara in tanti hanno tirato un bel sospiro di sollievo, specie dopo che Perisic ha insaccato nella giusta direzione, l’ennesima occasione che è stata creata in una serata in cui non c’erano alternative alla vittoria: così è stato! Coerenza non so, di certo era l’unico risultato possibile in relazione di quanto ottenuto dagli inseguitori nelle gare precedenti di sabato e domenica. Al cospetto di una squadra già retrocessa da tempo, era difficile non perdere il filo logico e la concentrazione, specie se poi l’avversario gioca in modo guardingo, tutti arroccati nella propria area di rigore, per poi ripartire. A onor del vero Di Carlo, allenatore clivense, ha effettuato diversi cambi, facendo giocare dei ragazzotti che si sono ben comportati e i nostri hanno dovuto fare una fatica enorme per averne ragione. Come spesso ci è accaduto in questa stagione, a tratti ci sono state anche delle belle trame di gioco, ma la cosa che è mancata per tutto il campionato e anche stasera si è palesata è stata l’imprevedibilità, agiamo sempre allo stesso modo e le squadre prendono oramai le giuste misure. Certo il movimento della palla c’è stato eccome, con la solita trama fitta di passaggi, ma di reale concretezza anche ieri sera poca roba. Ritengo che una squadra non debba ridursi agli ultimi minuti per rendere tranquilla una serata che doveva essere assolutamente risolutiva per le nostre sorti. Tutto è bene ciò che finisce bene, per carità, ma delle coronarie ne vogliamo parlare? Poi quando è entrata la nostra bestia nera per eccellenza, quel Pellissier che ci ha punito quasi sempre, ebbene il timore c’è stato eccome, fortunatamente la nostra retroguardia è stata sempre ottima nelle chiusure e non ha dato adito ad altre interpretazioni. Comunque bisogna dare il merito a una squadra, quella nerazzurra che non ha avuto isterismi, si è comportata bene in campo sbloccando già nel primo tempo la gara con un giocatore che secondo me è il migliore acquisto, quel Politano che fa sempre il suo e macina tantissimi chilometri in campo, sicuramente sugli scudi, spero solo che la sua uscita dal campo non pregiudichi la sua presenza domenica nel posticipo partenopeo. Mi è sembrato giusto parlare di un giocatore che ha sempre fatto il suo e non ha mai tirato indietro la gamba, anzi, se tanti altri avessero fatto il loro, forse ora saremmo stati più tranquilli nella nostra posizione in classifica, con un margine consolidato, ma è anche vero che non c’è la cosiddetta riprova e con i se e i ma non si va da nessuna parte. Speriamo che queste ultime due gare siano il preludio di un ritorno nell’Europa che conta nel massimo delle nostre possibilità, non credo ci possano essere problemi, ma in questo caso fare gli scongiuri è assolutamente d’obbligo e non sarebbe del tutto sbagliato. Come ho sempre sostenuto, al punto in cui siamo giunti, siamo noi gli artefici del nostro destino e basta, se giochiamo da squadra, possiamo fare risultato e alla fine è quello che c’interessa più da vicino. Ultima considerazione, mi è piaciuto il tributo che è stato dato a un giocatore, che gioca con l’entusiasmo di un ragazzino, anche se l’anagrafe dice tutt’altro, con la sua veneranda età di quarant’anni compiuti il mese scorso, che ha sempre dato il massimo nel momento in cui è stato chiamato in causa. Questo il popolo nerazzurro l’ha capito riconoscendogli senza dubbio un valore assoluto di uomo e professionista, tributandogli un lungo applauso al suo ingresso in campo. Questo senza ombra di dubbio è quello che dovrebbe accadere ovunque, non ci deve essere un confine prestabilito di tifo, di colori, se una persona vale come individuo e come professionista serio è logico riconoscergli con tutta onestà il degno plauso: se lo merita, bravo Sergio Pellissier! Concludo dicendo che, per ora la festa è solo rimandata, spero che tutte le squadre coinvolte in quest’appendice di un campionato stravinto ancora una volta dai bianconeri torinesi, facciano il loro senza predestinare sorti che non gli competono, dando sempre il massimo onorando questo sport sino alla fine, noi ci crediamo!! ….Amala!!!!
Antonio Dibenedetto