Milano siamo noi!!!
Dopo circa novantacinque minuti di una gara vinta in maniera, strameritata nel gioco, forse un po’ meno nel riscontro numerico del risultato, per le azioni create e le occasioni avute, ecco che si è levato al cielo di San Siro, dal nutrito pubblico nerazzurro il grido: Milano siamo noi! L’aver annientato in ogni fase i cugini, da un piacere indescrivibile, in una gara giocata con un vigore e una determinazione che ancora una volta accomuna in simbiosi la voglia della squadra con quella del tecnico. Non c’è stata storia nella maniera più assoluta, forse se la dea bendata ci avesse messo del suo, correggendo di pochi centimetri, quelle traiettorie velenose dei vari D’Ambrosio, Politano e Candreva, il risultato poteva essere ancora più altisonante, ma va benissimo così. I ragazzi hanno corso, mordendo come si suol dire le caviglie avversarie, non lasciando al nemico neanche l’onore delle armi, tutti hanno potuto vedere l’enorme divario tecnico tra le due squadre in tutte le zone del campo. Credo che la brutta prestazione fatta, contro i cechi dello Slavia Praga nella prima gara del girone di Champions, abbia gettato in corpo dei ragazzi tantissimo veleno e rabbia e voglia di rivincita, perché il giorno successivo, si erano resi conto che non potevano essere quelli scesi in campo quel martedì. Tutto il popolo nerazzurro attendeva trepidamente la reazione emotiva giusta, quale occasione migliore del derby per rivalutare ogni umana considerazione sulle proprie potenzialità? La naturale conseguenza era non vincere ma demolire le certezze dei cugini, affrontandoli nel modo giusto, con tutta quella commistione di rabbia e delusione che si erano create nella gara precedente e dando sfogo al momento giusto ecco che la preventivata reazione avviene con tutto il suo fragore, da essere decisiva in una gara dominata in lungo e largo. Noi tifosi siamo orgogliosi di questi giocatori, in special modo quando tirano fuori quel carattere, quella grinta e quella determinazione che il nostro allenatore riesce a rendere visibile in ognuno, sia io campo che in panchina, e al momento giusto. Consci che ancora non si è vinto nulla, che è tutto ancora da costruire mattoncino dopo mattoncino, è implicito considerare che sarà duro vincere sempre, ma con questa voglia sarà difficile non amare una squadra che in campo si comporta come tale. Conte continua a gettare acqua sul fuoco, com’è giusto che sia, i ragazzi non devono ritenere di essere arrivati al punto di essere dei narcisi considerando che ogni problema è stato risolto, sarebbe l’errore più grossolano che potrebbero commettere, solo il duro lavoro paga e loro alla Pinetina ne devono fare ancora tanto. Le statistiche dicono che questo è il terzo derby di fila, in serie A, che vedono trionfare i colori nerazzurri accrescendo sempre più la supremazia cittadina con 0ttantuno successi. Non c’è spazio per ulteriori festeggiamenti, ci sono stati com’è giusto che sia e con quelle sensazioni provate che rimarranno indelebili, ma ora tocca pensare al prossimo impegno casalingo contro la Lazio che ci aspetta al varco per verificare sempre più in concreto le nostre ambizioni. Sono sicuro che i ragazzi daranno seguito all’opera iniziata in agosto e continueranno con qualità e voglia nella ricerca di far risultato, perché come ha sempre ammesso Conte ogni gara va affrontata nel modo giusto cercando il modo migliore per vincerla, sempre! Noi siamo con voi in tutto e per tutto, perché l’unione fa la forza e l’Inter non sarà mai sola!!! …..Amala!!!!
Antonio Dibenedetto