Non c’è pace neanche tra… gli ulivi!!!

Scritto Da il 2/Ago/2020 - Stagione 2019/2020 |


Non c’è pace neanche tra… gli ulivi!!!

Si attendeva una bella prova dei ragazzi e alla fine in quel di Bergamo si è rivista una squadra che ha voluto fortemente questo risultato: la vittoria! La cosa però che fa strano sono state le dichiarazioni del nostro tecnico, distruggendo con quello che ha detto in conferenza stampa post gara, come il classico colpo di spugna, tutto l’entusiasmo che si era creato a fine gara. Davvero impensabile un comportamento del genere, attaccare coloro i quali ti pagano, anzi ti coprono di denari, in quel modo e senza mezzi termini affermare che ne lui e il suo staff e tanto meno la squadra sono tutelati. Ma di cosa stiamo parlando, lui con quello che guadagna dovrebbe andare in Cina a piedi, secondo me questo è uno smacco vero e proprio nei confronti di altri allenatori, meno fortunati, che farebbe carte false per essere al suo posto. Lui che chiedendo giocatori a lui confacenti ha fatto spendere un patrimonio importante alla proprietà, e secondo me è anche giusto che le maestranze abbiano da ridire su comportamenti non proprio consoni e su un gioco che non sempre è stato all’altezza delle aspettative. Se il nodo della discordia è stato Eriksen, mi chiedo allora perché ne ha avallato l’acquisto, poteva certo dire che non era confacente al suo modulo, come ha fatto con Nainggolan. Stando così le cose non mi è sembrato giusto fare quella sparata dinanzi a coloro i quali non aspettavano altro che fare i titoloni sui giornali, mettendo in ridicolo una società che è sempre stata bistrattata dalla stampa, sempre in attesa di aumentare questo stillicidio di notizie, a nostro danno, che non proprio edificanti. Il suo assist a fine serata ha creato maggiore indecisione negli addetti ai lavori, confermando quel suo malessere che è sempre stato latente ma che ora, nell’ultima gara, è divenuto più visibile che mai. La domanda che mi pongo, come credo lo facciano la maggior parte dei tifosi che amano questi colori, stante così le cose perché ha accettato l’incarico? Non credo che la proprietà abbia contraddetto o mercanteggiato la sua richiesta d’ingaggio così lauto, né tanto meno le sue richieste d’acquisto di giocatori, come non credo che il pomo della discordia possa essere stata il mancato acquisto di Vidal. Stiamo parlando di un buon giocatore e non certo di quel Messi che la società sta provando a prendere. Sono davvero deluso da questo suo cervellotico comportamento, le cose vanno chiarite nelle apposite sedi e non sparlando ai quattro venti di una situazione insostenibile. Dice che il gap con i campioni torinesi è ancora sostanzialmente alto, sia a livello di rosa che societario, lo è sicuramente, anche perché a Torino non ti permettono di sparlare nei confronti della proprietà a proprio piacimento, e questo lui lo sa benissimo. Ha affermato che non si è sentito tutelato né protetto e che a fine stagione vedrà cosa fare: caro signor Conte si deve rendere conto che con questo suo atteggiamento la società potrebbe rimettere tutto in discussione, i cinesi hanno rispetto e lo pretendono: è nella loro cultura, quello che nei suoi continui malesseri e piagnistei non ha certo messo in evidenza. Questa sua posizione sta facendo passare in secondo piano il raggiungimento di un traguardo di una posizione di prestigio, anche se lei stesso ha rinnegato più volte definendo, quel secondo posto che a noi tifosi ci onora, la prima posizione dei perdenti. Sicuramente non porta titoli, ma ti sprona a fare meglio che può essere interpretato solo con un’unica parola: scudetto!  Caro signor Conte noi abbiamo ricordi indelebili di chi ci ha messo sempre la faccia dinanzi alle telecamere e non certo per piangere o lamentarsi, aveva uno stile tutto suo e un carisma che di certo non si acquista al supermercato. Lei si sente un “top allenatore”, lo è sicuramente nello stipendio, ma sul lato umano deve ancora lavorarci su, in determinate circostanze ci vuole chiarezza, quella condizione necessaria per rendere duraturo un rapporto di lavoro, e il parafulmine per il bene della squadra non lo si fa solo un anno, ma credo per tutta la durata del contratto, altrimenti se si è scontenti è giusto rimettere il proprio mandato facendosi da parte. Nella vita si è tutti utili, ma nessuno è indispensabile. Voglio chiudere questo intervento, ultimo per questo campionato affermando con orgoglio che l’Inter a mio avviso ha raggiunto una posizione di prestigio avvalorata da dei primati davvero importanti come: la difesa meno battuta del campionato, il secondo miglior attacco, la squadra meno battuta, tutto ciò vorrà dire pur qualcosa, o sbaglio? Quindi signor Conte rinsavisca e faccia marcia indietro, il popolo nerazzurro ha bisogno di certezze e non di continue minacce o lamentele, perché noi siamo l’Inter e il resto non conta, con lei o senza!  …Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto