Inter Club Fano


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Solo un grandissimo mea culpa!!!

I presupposti erano del tutto favorevoli, giacché nel pomeriggio l’undici torinese aveva impattato in terra salentina, si poteva e si doveva fare di più e avere più fiducia, giocando una partita quasi perfetta, cosa che invece non è avvenuta. Purtroppo si è sofferta la brillantezza della squadra emiliana, in contrapposizione di un nostro primo tempo, il peggiore disputato sin qui, come ha dichiarato il nostro allenatore, ma che è stato palese per chiunque abbia assistito all’incontro. Spiace vedere una squadra come l’Inter sulle gambe, commettere degli errori talmente banali, quasi non parrebbe vero, che sono stati reali e tramutati in oro colato nel doppio vantaggio dal Parma. La spiegazione di tutto ciò? Conte ha dichiarato che è solo colpa degli infortuni, dalla risicata rosa a disposizione con la conseguente mancanza di brillantezza e degli incontri ravvicinati. Certo, per quello che può valere il mio pensiero, condivido in pieno le dichiarazioni del nostro allenatore, ma è anche vero che questa è una situazione condivisibile anche per altre squadre che hanno più impegni, ma questo non deve essere un alibi. Si doveva ragionare in fase di calcio mercato di ricercare più pedine intercambiabili nelle zone nevralgiche del campo, a centrocampo come in difesa, concludendo anche in attacco, per non soffrire per la mancanza di alternative, si sapeva che gli impegni a questo punto della stagione sarebbero stati tantissimi, il calendario è stato ben noto a tutti. Con queste motivazioni non possiamo che farci un grandissimo mea culpa per questa situazione, alquanto grottesca, che si è venuta a verificare. Se non siamo lucidi e se giocano sempre gli stessi, non può essere una scusante per tutti, non bisogna ricercare il male minore in questa considerazione, e se poi il secondo tempo è stato disputato molto meglio e con tanta grinta, quindi non vi era stanchezza se i ragazzi hanno corso più del dovuto, cercando con caparbietà una vittoria che non sarebbe stata scandalosa qualora si fosse verificata. Forse manca serenità, questo è sicuro e se si commettono certi errori da oratorio, vero Gagliardini o Brozovic che hanno dato il la per le reti parmensi, con l’ausilio di un Godin che ha tantissima esperienza da non farsi prendere d’infilata dal ragazzino Karamoh, invece, e con uno Skriniar che ha lasciato Gervinho solo soletto in mezzo all’aria piazzando la più facile delle reti. Ci sono state delle concause che hanno penalizzato tutto l’incontro, anche perché il Parma quando è stato raggiunto dal sofferto pari dall’Inter, a proposito non mi piace parlare di arbitri e tutto il contorno, ma ci sono voluti la bellezza di cinque minuti per confermare la rete, assurdo! Bene, termino la mia analisi, al Parma non è parso verso il dover difendere a spada tratta un punteggio che abbiamo regalato per errori evitabilissimi. Siamo stati benevoli e l’aver regalato un punticino ai ducali, ci deve far pensare e con questo anche per il mancato sorpasso. Sicuramente di tempo c’è né tanto, ma bisogna continuare a far tesoro degli errori commessi, cercando di non ripeterli. A Conte direi di guardare anche alla primavera, ci sono validi ragazzi in rosa a partire da un ragazzino di colore che ha tutte le credenziali per ben figurare e poi in panchina ha anche un certo Dimarco che ieri avrebbe sicuramente dato una mano sulla fascia. Le nostre sono solo supposizione da bar, chi deve gestire una striminzita rosa è lui e sa bene come fare, massima fiducia, ma sarebbe anche il caso di essere realisti e continuare a giocare come sappiamo, non possiamo farci nulla se gli incontri sono talmente ravvicinati, chi va in campo è cosciente che è il suo lavoro e che deve fare il massimo per guadagnarsi il lauto stipendio che percepisce, altrimenti sarebbe stato più consono fare l’operaio. Noi continuiamo a credere in voi, forza e meritateci sempre più!  …Amala!

                                                                            Antonio Dibenedetto

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Roba… da non crederci!!!


Scritto Da il 20/Ott/2019

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Roba… da non crederci!!!

Il lunch-match odierno, nella ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali, proponeva come da calendario, la sfida con lo spauracchio e indigesto Sassuolo. Fortunatamente è andata bene ma quanta sofferenza. Non si possono però tirare i remi in barca nel corso di una gara giocata, se non benissimo, ma a larghi tratti con la coerenza di essere migliori dei nero-verdi almeno nel palleggio e per gran parte della stessa, circa settanta minuti, e poi? Dopo il rigore del quattro a uno di Lautaro, bene la sua doppietta al pari di Lukaku, si è smesso di giocare dando il la ai ragazzotti emiliani di aver il coraggio di costringerci nella nostra metà campo, cercando un risultato che sarebbe stato, se si fosse concretato, davvero clamoroso. Negli ultimi venti minuti più recupero, ancora una volta è subentrata la paura di vincere, ritengo però che se una squadra ha dalla sua l’esperienza, e una capacità tecnica superiore all’avversario, presunta o veritiera, non deve farsi sopraffare da una questione meramente mentale. Dobbiamo ancora crescere come mentalità vincente, ci stiamo lavorando, ma si vede che non basta ancora e forse si deve ricercare con maggior convinzione e intensità senza sosta, se vogliamo raggiungere certi traguardi. Forse stiamo pagando ancora lo scotto di un gioco non sempre continuo e a volte farraginoso, e di una difesa non più sicura come a inizio di campionato, oggi ha spalcato agli avanti del Sassuolo, il tiro facile senza alcuna opposizione, di fatto hanno prodotto due reti facili, facili! Ci sono ancora dei refusi della vecchia e pazza Inter, a volte pareva rivedere la squadra di spallettiana memoria. Pareva come se, nella fase conclusiva dell’incontro, tutto si fosse fermato probabilmente per un errore di sistema, un virus che ha annebbiato le menti degli artefici in campo, tant’è che siamo stati in balia degli avversari, rischiando di pareggiare una gara in cui l’Inter, avrebbe tranquillamente dilagato. In funzione di questa mia ultima analisi, credo che tutto ciò verrà condito, a bocce ferme, e per tutto il gruppo, con qualche sonora strillata e tirata di orecchi da parte di Conte. Come di consueto non mi piace parlare dei singoli, anche se oggi, come d’altronde nella parte finale della scorsa gara, s’è avvertita l’assenza di Sensi, fosforo puro di centrocampo che propone e si propone, un giocatore completo di cui questa squadra non può davvero farne a meno. Concedetemi però alcune parole sulle due punte, se concretizzassero quello che producono si partirebbe ogni volta con almeno due reti di vantaggio. Di Lautaro ho sempre dichiarato, senza il benché minimo dubbio di essere smentito, che a mio parere è più forte e completo di Icardi, mentre la mia perplessità maggiore è legata nei confronti del nostro “armadio di ebano”, credo che Lukaku sia stato sopravvalutato, non vale quella cifra per cui sarà pagato, spero vivamente di sbagliarmi ma al momento il riscontro oggettivo mi da ragione. Oggi secondo me chi ha cantato e portato la croce è stato Candreva, autore di una buona prestazione e la sua sostituzione con l’oggetto misterioso Lazaro, non ne ha giovato per niente alla manovra, anzi! Ci sono evidenti acquisti che sinora non hanno portato nulla di positivo, speriamo che la congiunzione astrale propizia possa far cambiare ogni cosa. Spero che i ragazzi abbiano fatto tesoro della gara odierna, se un modesto Sassuolo, ci ha fatto soffrire così, cosa potrebbe accadere quando s’incontrerà squadre del tipo dell’Atalanta, per citare ad esempio chi produce un gioco brillante e fa nel collettivo la forza primaria? Certo ci penseremo a tempo debito, ora, però bisogna prendere quello che viene e come viene con un occhio particolare al risultato per non farci staccare da chi ci precede, ma staccando chi ci segue!  …..Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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Nessun dramma!!!


Scritto Da il 7/Ott/2019

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Nessun dramma!!!

Il derby d’Italia com’è da sempre è etichettata questa gara, ha serbato per i colori nerazzurri tanto fiele da mandar giù, non per la superiorità palese dimostrata in campo dai bianconeri torinesi, ma per la nostra manifestata inferiorità mentale che ha pregiudicato di svolgere una gara alla nostra portata. Conte ha sempre dichiarato che l’Inter attuale non può insidiare il primato torinese, questo è evidente, di certo il popolo nerazzurro non ha mai preso in considerazione la vittoria del campionato, il gap è ancora davvero insormontabile, ma ogni tifoso che ama questi colori, ha creduto almeno di giocarsela. Certo questa gara è sempre stata foriera di riflessioni da più parti, e anche questa volta ci sono state delle ombre che rimangono tali, ma che non pregiudicano assolutamente la vittoria bianconera che è stata legittima per com’è stata giocata la gara. Non dobbiamo accampare scuse, sul campo la Juve ci è stata superiore, ma almeno il beneficio del dubbio ci è stato insinuato riguardando alcuni episodi alquanto dubbi. Per aver ragione di questa gara si dovevano inanellare alcune casualità e congiunzioni astrali, alquanto determinanti. In primis che la squadra torinese facesse una gara sotto il suo normale standard o per lo meno come si è comportata sinora in campionato, perlomeno in trasferta, questa casualità, non si è verificata. Che tutti i giocatori nerazzurri fossero in una forma smagliante e che non ci fossero defezioni, anche questa ipotesi non si è verificata, anche questa condizione non si è verificata visto l’infortunio di Sensi che di fatti ha spento la luce sull’incontro. Che il direttore di gara fosse coadiuvato di più dall’ausilio tecnologico, anche questa condizione è andata disattesa, almeno in parte. Certo Rocchi come il solito si è reso protagonista nella maniera più assoluta per carità senza errori clamorosi, ma tante piccolissime mancanze che alla fine hanno avuto il loro peso specifico. Ribadisco che con questo non voglio assolutamente togliere nulla alla vittoria bianconera strameritata, ma chissà perché succede sempre contro di loro quel qualcosa che fa propendere l’ago della bilancia verso il bianconero. Comunque sono queste le gare che ti mostrano le pecche in seno ad una squadra, noi le abbiamo intraviste contro la Lazio ma ieri sera sono state maggiormente rese evidenti. Ci sono giocatori, nella nostra rosa, davvero sopravvalutati e se il nostro tecnico si lamenta dicendo che la sua programmazione d’organico è incompleta, bisogna dargli credito. Non si possono superare degli scogli quando naviga in un mare tempestoso con un battello a remi, bisogna avere a disposizione almeno una nave da diporto. Se manca il fulcro, anzi lì fluoro: Sensi, acquistato per dare luce a un centrocampo sempre più anemico, bisognava avere a disposizione almeno giocatori di pari valore, invece si arranca. Basti guardare le panchine e i giocatori accomodati e costatare che il valore è di gran lunga a favore dei bianconeri, come si può credere di avere ragione di una compagine dove non s’intravedono margini di miglioramento, ci vorrà del tempo sino a quando non si potrà combattere ad armi pari. Ora non ci resta che leccarci le ferite, lavorare senza sosta, lasciando ad altri le parole inutili senza ascoltare, né tanto meno leggere commenti degli addetti ai lavori di quei giornalisti che parlano senza avere contezza che non aspettano altro per farti a pezzi, nell’unica considerazione che se prima eravamo dei campioni ora non siamo improvvisamente diventati delle schiappe. Giusto dare il merito a chi l’ha conquistato sul campo, ma noi abbiamo l’obbligo di lottare e combattere come non mai per rendere perlomeno arduo la loro vittoria finale, perché nel loro dna c’è la vittoria prima di tutto, dobbiamo imparare dalla loro fame di vittorie che hanno nonostante tutto. Ultima considerazione, che ho sempre sostenuto, non bisogna acquistare giocatori per il gusto di sperperare denaro, che sinora è accaduto e spero vivamente di sbagliarmi, ma è un obbrobrio aver speso quasi ottanta milioni per un giocatore, che tranne giocare di sponda, non ha portato sinora quello che aveva promesso il suo arrivo. Questo fa pensare che sia l’ennesimo flop? Spero vivamente amici miei di sbagliarmi e che a fine campionato possa ricredermi e gioire per l’acquisto fatto e i risultati ottenuti, ma al momento posso asserire che anche ieri si è giocato in dieci e che ha sprecato l’ennesima occasione per entrare nei cuori dei tifosi. Di chi sto parlando? Ovvio di quel Lukaku che sembra l’esatto contrario di quel bomber tanto accreditato, ci vuol ben altro per mettere in difficolta le difese italiane. Bene ora ci sarà del tempo per ricaricare le pile prima del prossimo impegno in campionato, sperando di recuperare Sensi non possiamo fare a meno di un talento come lui. Per carità nessun dramma di tempo né abbiamo ancora tanto, ma abbiamo la necessità d’invertire la rotta con coerenza e tigna perché noi tifosi vogliamo una squadra vincente contro di tutti e contro tutto! …..Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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Una vittoria di muscoli, sacrificio e … cuore!!!

In molti non avevano previsto l’ennesima vittoria in terra ligure, ma non noi tifosi nerazzurri perché crediamo in questi ragazzi e insieme ci gustiamo il momento, continuiamo imperterrita la nostra marcia verso la gloria, avendo superato anche lo scoglio blucerchiato. Le insidie della vigilia erano ben evidenti, forse rappresentate più per il valore della rosa della squadra ligure ben dirette da un buon tecnico, ma non di certo per il posto che occupa in classifica. Analizzando la gara mi soffermerei in un primo tempo davvero ottimo che ha permesso alla squadra nerazzurra di fare sfoggio di un bel gioco d’insieme da cui sono scaturite diverse occasioni da rete, annullate alcune su tutte un millimetrico fuorigioco e altre per errori grossolani sotto porto, vero Lautaro? Comunque mi piace affermare che la coralità mai come in questo momento è venuta fuori, con grinta e forza che il tecnico ha saputo ben infondere nei calciatori a sua somiglianza. Sebbene avesse esercitato un nutrito turn-over, non ci sono stati momenti in cui questa coesione sia venuta meno. Tutti i ragazzi in campo hanno fatto quello che meglio sanno fare, giocare da squadra. Era da tempo che non si vedeva, la squadra nerazzurra, giocare in quel modo. E mai come in queste prime sei giornate di campionato si è vista un’Inter camaleontica capace di correre, lottare, soffrire tutti insieme verso una vittoria che alla fine è più che mai meritata! Non era per niente semplice centrare e portare a casa i tre punti da Genova, specie dopo essere rimasti in dieci per quel tuffo plateale e sciocco di Sanchez, che sino a quel momento era stato determinate nell’economia della squadra. Un secondo giallo per una simulazione che non credo sia stata voluta, ma che il direttore di gara ha punito, seppure in modo severo, giustamente. Una gara condotta, sino a quel momento, in maniera limpida senza alcuna preoccupazione, ma che è divenuta tutto a un tratto irta di problematiche, anche a causa della successiva rete doriana che accorciato nel punteggio. L’Inter dello scorso anno, nelle medesime condizioni, si sarebbe smarrita, impaurita con l’ansia della prestazione, perdendo di conseguenza il filo logico della ragione e la perdita di sicurezza che sarebbe sfociata in un risultato diverso da oggi. L’Inter attuale no, sebbene con un uomo in meno e con una rete subita, non si è chiusa a riccio, facendosi pressare dagli avversari incoraggiati e ingolositi dalla possibilità di pervenire al pareggio, anzi ha continuato a giocare e pressare in conseguenza di questa mentalità vincente ha trovato la terza rete, quella della tranquillità, grazie ad una bella azione corale di gioco. Sono questi i particolari secondo i quali si evidenzia la perfetta simbiosi con il tecnico, capace d’infondere negli attori in campo, tutto il suo carisma, la voglia di lottare e di non mollare mai! Bisogna prontamente voltare pagina, siamo attesi da due prossimi impegni alquanto proibitivi, mercoledì in Champions ci attendono in casa loro gli azulgrana del Barcellona per giungere all’apoteosi finale nel posticipo domenicale del derby d’Italia contro i bianconeri di Torino. Sono queste le gare che ti possono mandare in estasi, ma è anche vero che possono far del male sotto forma di perdita d’autostima, in caso contrario. Per quello che si è visto sinora e sapendo nella loro voglia di rivalsa e, come noi mai, hanno sete di vittorie, sono certo che venderanno cara la pelle, lottando in campo e cercando con tutte le loro forze di fare una prestazione maiuscola, che porti come fine ultimo l’agognata vittoria! Noi tifosi nerazzurri, siamo e saremo sempre con voi e vi supporteremo sempre con orgoglio, vedendovi lottare strenuamente a difesa e onorando sempre la nostra mitica maglia! …..Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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Work in…. progress!!!


Scritto Da il 26/Set/2019

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Work in…. progress!!!

In un giubilo totale per le emozioni provate nell’arco dei novantacinque minuti, di frustrazione e d’infinita gioia, a fine gara si esulta per il nostro percorso, irto di ostacoli ma sinora intonso e a punteggio pieno. Tutto faceva presagire a una gara tosta, perché comunque la Lazio con un organico di tutto rispetto e con giocatori che sono insieme già da qualche anno e con il tecnico Simone Inzaghi, hanno iniziato un percorso tecnico, si può dire che sono abbastanza rodati. Di contro la nostra cara Inter è ancora, nonostante tutto, un cantiere aperto. La fiducia che traspare dal progetto di quest’anno è che questa squadra ha una forza interiore non comune, nelle difficoltà sa reagire alla grande, sicuramente spinta da un tecnico che sa dare la carica! A onor del vero bisogna anche ammettere che la Lazio ha fatto una signora gara, quasi perfetta, e a cavallo tra la conclusione del primo tempo e inizio del secondo, ci ha messo in severa difficoltà, sfiorando la rete di un pareggio che avrebbe sicuramente meritato se non fosse che sulla loro strada hanno trovato un Samir Handanovic strepitoso. Certo non si può concedere tanto alla squadra avversaria, questo Conte lo sa perfettamente, ecco perché bisogna lavorare ancora più duramente durante la settimana. Immagino che nell’intervallo negli spogliatoi si sia fatto sentire, tant’è che tranne nei primi minuti della ripresa, non si è più sofferto più la pressione dei capitolini, anzi si è sfiorato in più occasioni il raddoppio. Sarà il caso di abituarsi a partite come quella di ieri sera, non si può essere sempre lucidi e belli, ogni cosa va di volta in volta perfezionata. Tramite la sofferenza si raggiungono imprese storiche e noi stiamo imparando a soffrire agendo di conseguenza, facendoci trovare pronti quando si presenta l’occasione giusta anche perché l’insidia è dietro l’angolo. Nessuno ci dava credito a inizio stagione e con il lavoro e sacrificio che ci stiamo ritagliando un posticino lassù, nei piani alti, visto che al momento nessuno in serie A esprime un calcio champagne tra le grandi. Bisogna voltare pagina in fretta, gioire per le vittorie e pensare immediatamente alla gara successiva, visti gli incontri ravvicinati. Sabato ci tocca nell’anticipo delle diciotto la Sampdoria che occupa l’ultimo posto in classifica, ma questo è puramente non veritiero per la rosa che ha disposizione guidata da un tecnico molto preparato. Dovremo fare tesoro degli errori commessi sinora per non ripeterli, solo così si può crescere ed essere sicuri della bontà del gioco prodotto, noi crediamo nei ragazzi e li sosterremo sempre. Come d’altronde non mi stancherò mai di dirlo, credo in Conte e nella sua professionalità e con lui mi auguro, anzi tutti i tifosi nerazzurri si augurano di continuare un cammino iniziato nel caldo mese di luglio che speriamo, ci porti a continuare a gioire di vittorie sempre più entusiasmanti. Ultima nota non mi piace lodare quel giocatore al posto di quell’altro, ma questa volta sono soddisfatto dell’apporto aggiunti alla gara di ieri sera da Biraghi, ragazzo della cantera nerazzurra, che secondo il mio modestissimo parere può insidiare il posto ad Asamoah, senza dimenticare che in panca c’è anche un altro ragazzo del vivaio Di Marco, che sono sicuro, troverà spazio anche lui. Conte è bravissimo a tenere tutti i suoi uomini sulla corda perché la stagione è appena iniziata e si avrà bisogno di tutti, le gare sono tante! Noi tifosi siamo fiduciosi perché amiamo questi colori e supportiamo con tutte le nostre forze chi li indossa degnamente! …..Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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Milano siamo noi!!!


Scritto Da il 23/Set/2019

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Milano siamo noi!!!

Dopo circa novantacinque minuti di una gara vinta in maniera, strameritata nel gioco, forse un po’ meno nel riscontro numerico del risultato, per le azioni create e le occasioni avute, ecco che si è levato al cielo di San Siro, dal nutrito pubblico nerazzurro il grido: Milano siamo noi! L’aver annientato in ogni fase i cugini, da un piacere indescrivibile, in una gara giocata con un vigore e una determinazione che ancora una volta accomuna in simbiosi la voglia della squadra con quella del tecnico. Non c’è stata storia nella maniera più assoluta, forse se la dea bendata ci avesse messo del suo, correggendo di pochi centimetri, quelle traiettorie velenose dei vari D’Ambrosio, Politano e Candreva, il risultato poteva essere ancora più altisonante, ma va benissimo così. I ragazzi hanno corso, mordendo come si suol dire le caviglie avversarie, non lasciando al nemico neanche l’onore delle armi, tutti hanno potuto vedere l’enorme divario tecnico tra le due squadre in tutte le zone del campo. Credo che la brutta prestazione fatta, contro i cechi dello Slavia Praga nella prima gara del girone di Champions, abbia gettato in corpo dei ragazzi tantissimo veleno e rabbia e voglia di rivincita, perché il giorno successivo, si erano resi conto che non potevano essere quelli scesi in campo quel martedì. Tutto il popolo nerazzurro attendeva trepidamente la reazione emotiva giusta, quale occasione migliore del derby per rivalutare ogni umana considerazione sulle proprie potenzialità? La naturale conseguenza era non vincere ma demolire le certezze dei cugini, affrontandoli nel modo giusto, con tutta quella commistione di rabbia e delusione che si erano create nella gara precedente e dando sfogo al momento giusto ecco che la preventivata reazione avviene con tutto il suo fragore, da essere decisiva in una gara dominata in lungo e largo. Noi tifosi siamo orgogliosi di questi giocatori, in special modo quando tirano fuori quel carattere, quella grinta e quella determinazione che il nostro allenatore riesce a rendere visibile in ognuno, sia io campo che in panchina, e al momento giusto. Consci che ancora non si è vinto nulla, che è tutto ancora da costruire mattoncino dopo mattoncino, è implicito considerare che sarà duro vincere sempre, ma con questa voglia sarà difficile non amare una squadra che in campo si comporta come tale. Conte continua a gettare acqua sul fuoco, com’è giusto che sia, i ragazzi non devono ritenere di essere arrivati al punto di essere dei narcisi considerando che ogni problema è stato risolto, sarebbe l’errore più grossolano che potrebbero commettere, solo il duro lavoro paga e loro alla Pinetina ne devono fare ancora tanto. Le statistiche dicono che questo è il terzo derby di fila, in serie A, che vedono trionfare i colori nerazzurri accrescendo sempre più la supremazia cittadina con 0ttantuno successi. Non c’è spazio per ulteriori festeggiamenti, ci sono stati com’è giusto che sia e con quelle sensazioni provate che rimarranno indelebili, ma ora tocca pensare al prossimo impegno casalingo contro la Lazio che ci aspetta al varco per verificare sempre più in concreto le nostre ambizioni. Sono sicuro che i ragazzi daranno seguito all’opera iniziata in agosto e continueranno con qualità e voglia nella ricerca di far risultato, perché come ha sempre ammesso Conte ogni gara va affrontata nel modo giusto cercando il modo migliore per vincerla, sempre! Noi siamo con voi in tutto e per tutto, perché l’unione fa la forza e l’Inter non sarà mai sola!!!    …..Amala!!!!

                                                                                              Antonio Dibenedetto

 

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Nerazzurri a …metà!!!


Scritto Da il 18/Set/2019

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Nerazzurri a …metà!!!

Di proposito avevo deciso di non scindere le considerazioni post gara dei due impegni ravvicinati, di campionato e coppa, ma con il senno di poi forse sarebbe stato meglio farlo!  Se per quanto riguarda l’anticipo serale del sabato contro le zebrette di Udine si sono dovute sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione di una squadra, quella friulana ben messa in campo, e non si può prescindere in questa considerazione dell’esito finale, senza lo scellerato gesto di De Paul.   Certo è anche vero che il nostro Handanovic non ha dovuto compiere interventi impegnativi durante tutta la gara, se non per quell’occasione capitata sui piedi di un Lasagna che nel suo dna c’è quel cromosoma prospiciente nel dare un dispiacere ai nerazzurri. Alla fine tutto è bene ciò che finisce bene, seppur non mostrando un gioco brillante, si è portato a casa altri tre punti che ci lasciano, ben sperare e, in testa alla classifica in solitario dopo tre giornate. Mi rendo conto che è il nulla, ma per il mondo nerazzurro è tanto, viste le stagioni calcistiche che siamo stati costretti a subire ultimamente. L’incubo però si è concretizzato e vissuto, in modo inesorabile, nella gara di Champions. Il calendario europeo ci metteva di fronte una squadra Ceca: lo Slavia Praga, che al nostro cospetto ha disputato una grandissima gara mettendoci sotto in tutti gli aspetti caratteriali e di gioco. Abbiamo arrancato come non mai in questo inizio di stagione, sempre in balia dell’arroganza calcistica di una squadra ben messa in campo, che sopperiva alle qualità tecniche con tantissima corsa e gioco. I nostri? Bella domanda, il nulla assoluto, forse sono rimasti per tutto il tempo negli spogliatoi con la grinta e quella “cazzimma” che anche il nostro allenatore non è riuscito a infondere. Per sua stessa ammissione, nelle dichiarazioni post gara, ha dichiarato che quello disputato a San Siro non è assolutamente il calcio per cui faticano in settimana. Ritengo quindi che tutto ciò sia stato figlio di un calcio mal interpretato dagli attori, messi in campo? In questo caso magari sarebbe stato più coerente, fare un piccolo turnover e magari cercare di caricare quei personaggi che apparivano sin da subito spenti e annebbiati nelle idee. Con questo non si può prescindere da personaggi di un certo peso, ma forse a centrocampo un Vecino avrebbe sicuramente fatto meglio di un Brozovic spento e il Barella visto quand’è entrato sicuramente meglio di Gagliardini, per non parlare di un Politano così in palla non era meglio inserirlo come quinto di centrocampo al posto di Candreva, in ultimo c’era da ritemprare anche B. Valero metronomo di centrocampo. Per carità queste sono considerazioni di chi ama questa squadra e non certo da chi ritiene di voler assurgere al delicato compito di tecnico, me ne guardo bene da un simile paragone, ma forse a bocce ferme si poteva e si doveva fare meglio. Per tutta la serata ho rivissuto l’incubo dei fasti dell’Inter di spallettiana memoria, e delle magre figure racimolate in giro per l’Europa. Però anche ieri sera non è che sia andata meglio, in considerazione del curriculum fuori dei confini nazionali di Conte non è che sia migliore, ecco che con quest’inizio speriamo non pregiudichi per niente la continuazione in Champions e si profili una situazione migliore. Spero solo che la brutta prestazione offerta sia dovuta esclusivamente a un calo fisico e di concentrazione e non nel pressapochismo di ha creduto di poter far di un solo boccone di una squadra inferiore, sulla carta e non per quello che si è visto in campo. Se così fosse, sarebbe del tutto deleterio, in primis per la loro autostima e poi per noi tifosi che saremmo nuovamente tormentati da una frustrazione senza fine.  Voglio credere che tutto sia stato oggetto di una serata no di tanti nostri giocatori, in special modo di un centrocampo che spesso arrancava al cospetto degli avversari.   L’imperativo è ricaricare a breve le pile e rimanere sul pezzo, ci aspettano una serie di gare davvero impegnative e non possiamo di certo fallire, iniziando da un derby da vincere assolutamente mettendo sul terreno di gioco tanto carattere e grinta, perché si sollevi in alto il grido “Milano siamo noi!”.   Ultima considerazione, per sabato l’Interclub Giacinto Facchetti di Fano in collaborazione del Bomber Bar di Treponti organizza un incontro conviviale, per i tifosi interisti e non, al modico prezzo di €5 offrendo un panino con salsiccia e birra, a tutti quelli che interverranno per l’occasione alla visione del derby, perché tutto deve essere, a prescindere dei colori, una festa vivendo il lato sano dello sport che è innanzitutto amicizia!…Amala!

                                                               Antonio Dibenedetto

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La vittoria …voluta!!!


Scritto Da il 4/Set/2019

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La vittoria …voluta!!!

Nella calda serata di una Sardinias arena c0lma sino all’inverosimile, i ragazzi hanno offerto una prestazione maiuscola sul piano caratteriale che non si vedeva da un pezzo. Certo qualcuno potrebbe arricciare il naso per il gioco proposto, non sempre fluido che pareva esser tornati indietro alla pazza Inter dei campionati scorsi, ma per fortuna ciò non si è verificato, perché ora s’è intravisto qualcosa di diverso. In campo la squadra ha mostrato una determinazione e una caratteristica figlia di un allenatore che si fa notare in campo, che si sbraccia e che non lesina consigli e proposte di gioco sempre le più giuste, idonee alla risoluzione ottimale della manovra corale. Questa di stasera è stata una vittoria voluta e ottenuta fortissimamente, ponendo sul terreno di gioco oltre a schemi accettabili, anche una grinta e determinazione che non ha avuto eguali. Le dichiarazioni del nostro allenatore, che sebbene di parte, abbia dato merito alla squadra isolana, ne è la conferma, proprio perché nel proprio stadio detta legge e sarà difficilissimo per chiunque portare via punti senza sudare le proverbiali sette camicie. Dicevo che questa sera la manovra non è sempre stata lineare come nella prima giornata, questo è vero, non si può pretendere di essere bellissimi a fine agosto, di contro c’erano anche gli avversari che hanno dato l’animo in un primo tempo ben giocato e per fortuna che è accorso in nostro aiuto il Var che ci consegnato una rete sacrosanta, che in un primo momento era stata annullata ingiustamente. Questo secondo me è il metodo migliore per usare questa importantissima innovazione tecnologica, sfruttandola per quello che è stata creata di supporto e ausilio al direttore di gara, cercando in questo modo di eliminare errori e sviste. Nella ripresa pronti via ed ecco che per un nostro errore di valutazione, si è concessa al Cagliari l’occasione giusta per farci del male, forse l’unica di tutta la gara. Certo sino a quel momento il pareggio ci poteva stare, forse lo scorso anno una partita come questa si poteva tranquillamente perdere, quest’anno no! Il pareggio poteva stordire negativamente i ragazzi, che invece hanno iniziato a giocare come sanno, creando occasioni da rete in serie e dopo il giustissimo rigore concesso per un nettissimo fallo su Sensi e trasformato dal nostro gigante Lukaku, hanno spinto ancor di più sull’acceleratore, legittimato la vittoria con altre nettissime occasioni da rete sfiorate di poco, mentre in altre è stato bravo il portiere sardo a neutralizzarle. Come il solito non mi piace sottolineare la partita di caio o sempronio, ma permettetemi di evidenziare la bravura di un giocatore le cui potenzialità sono in crescendo, mi riferisco all’ottimo acquisto di Stefano Sensi. Una tigre nel nostro motore, di un centrocampo che sprizza materia grigia pura, e quando entrerà a pieno regime anche l’altro felino di nome Barella, allora si che ne vedremo delle belle. Con questi piccoletti terribili penso che in molte squadre si dovranno preoccupare della loro fame di prevalere nel panorama calcistico nazionale, anche se il ct Roberto Mancini li ha sempre tenuti d’occhio e già da un pezzo sono sempre nelle continue convocazioni in Nazionale. Ora la sosta viene in soccorso di quelle squadre, che specie nelle prime due giornate hanno arrancato, con la sospensione del campionato, per favorire le qualificazioni per il prossimo europeo del 2020. L’Inter come il solito consegna alle varie nazionali tantissimi calciatori, ben 15, speriamo solo che il loro ritorno alla Pinetina sia senza intoppi fisici, noi abbiamo bisogno di tutte le pedine importanti di questa squadra per coltivare quelle giuste ambizioni che per troppo tempo abbiamo celato dietro incomprensioni tecniche e societarie. Appare tutto ben troppo chiaro, anche in virtù degli gli sforzi economici compiuti dalla società, che vogliamo conquistare quel palcoscenico che ci compete e che meritiamo perché noi siamo l’Inter e il resto non conta! …..Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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