Il nostro orgoglio l’hanno visto in tanti!!!
Anche se abbiamo perso una gara che sino a cinque minuti dalla fine stavamo meritatamente vincendo, risalendo un’ impervio monte sportivo e non per nostro demerito anzi, ma nulla importa per noi tifosi siamo orgogliosi per come hanno lottato i ragazzi. Come ci accade ultimamente, dobbiamo lottare non solo contro l’avversario di turno, questo non lo dico per una sconfitta davvero immeritata, ma anche contro un uomo, che per carità può sbagliare dovendo decidere in una piccolissima frazione di gioco, ma che si accanisca con decisioni davvero cervellotiche, questo no per carità. Orsato che vuol fare il protagonista non lo accetto non ha usato un metro di giudizio equanime, io non sto sindacando l’espulsione di Vecino dopo appena tredici minuti ci sta per carità, ma alla stessa stregua doveva mandare sotto la doccia anche un irritante Pjanic, invece ha continuato a giocare con la stessa cattiveria godendo di una certa immunità. Capisco il rammarico dei ragazzi dopo aver disputato una grandissima gara e rimanere con un pugno di mosche è davvero dura da buttar giù, specie quando si poteva e si doveva gestire meglio il risultato, ma quando si è in evidente debito d’ossigeno, risulta davvero difficile essere concentrati sino all’ultimo secondo. Mi chiedo quando sarà possibile giocare contro l’undici torinese ad armi pari, senza alcun rammarico, senza nessun episodio dubbio che possa pregiudicare l’esito finale. Secondo me sarà davvero impossibile, anche perché ritengo che a parti invertite si sarebbe fatto un’interpretazione parlamentare e tutti a gridare allo scandalo con sit-in e talk-show e accuse di lesa maestà (esempio unico la pantomima di Champions). Non sarà magari il caso, quando avvengono casi così evidenti di sospendere questi signori che, guadagnano un bel po’ di denaro arbitrando gare nelle quali decidono, con la loro superbia, chi deve gioire e chi no, guarda caso però sono sempre i soliti noti. Poi riflettendo mi rendo altresì conto che così facendo in serie A sarebbero davvero pochi gli arbitri idonei ad arbitrare. Dopo la gara avevo ancora tanta adrenalina che ho fatto un po’ di zapping tra i canali televisivi e mi sono soffermato ascoltando le dichiarazioni di Allegri. Bene questo signore ha avuto il coraggio di dire che questa sera ha vinto il calcio e che secondo lui Orsato ha arbitrato davvero bene, forse crede che la partita l’ha vista solo lui o pochi altri. Secondo lui l’intervento di Pjanic non era neanche da fischiare, oltre il danno la beffa, per fortuna tantissime persone hanno visto il furto che è stato perpetrato contro di noi, continuiamo a subire le angherie di queste persone che con il senso reale dello sport non hanno nulla in comune. Credo comunque in una giustizia divina che renda merito a chi lotta con armi leali, che sgomita in modo sportivo per prevalere sull’avversario e condanni chi si avvale sempre di mezzi estranei al gioco per portare a casa vittorie che comunque vada, sono sempre macchiate da un alone di malafede sempre più presente negli ultimi anni. Noi che amiamo questo sport crediamo sempre nel lato pulito del calcio, solo che mi sto scervellando, ma non riesco proprio a trovarlo, specie ultimamente. Voglio chiudere questa mia analisi affermando che sono fiero di questa squadra e di come si è comportata questa sera, comunque vada sempre e solo forza Inter noi siamo fieri e possiamo andare in giro a testa alta, per gli altri non credo!….Amala
Antonio Dibenedetto
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Siamo alle solite!!!
Sembra un copione già visto e rivisto, non riusciamo a giocar bene per più di due gare di seguito e ogni volta siamo puntualmente ad affrontare sempre gli stessi discorsi, su una condizione davvero precaria di una squadra che fa sempre più fatica a far gioco e se in partite simili chi recrimina è un modesto Chievo Verona, allora vuol dire che si è quasi toccato il fondo. C’è chi a questo punto interessa solo il mero risultato e i soli tre punti messi in carniere, prestando il fianco a feroci critiche, ovvio che a noi tifosi che amiamo questa squadra interessa anche il bel gioco, che sia ben chiaro, ieri in quel di Verona si è visto ma solo a sparuti sprazzi, che non possono essere la condizione e il DNA di una grande squadra che vuole raggiungere determinati obiettivi paventati e sventolati ai quattro venti, ma così facendo, secondo me, non c’è nel modo più assoluto da essere allegri. Certo guardando i risultati delle dirette concorrenti ai posti disponibili della prossima Champions, si nota la vittoria in scioltezza di una Roma che, anche avendo il pensiero rivolto al Liverpool, si è sbarazzata con nonchalance di una Spal che non poteva impensierirla più di tanto, anche se veniva da una serie di risultati positivi. Veniamo dunque alla Lazio che anch’essa ha archiviato la pratica Sampdoria, passeggiando con una sonora quaterna sui resti di una squadra, quella ligure, oramai in disarmo. E noi? Soffriamo in un modo indicibile al cospetto di una squadra, quella clivense, davvero modesta anche perché è bastato giocare dieci minuti per averne ragione e portare a casa una vittoria. Mi chiedo perché rischiare sino all’ultimo secondo, mettendo a repentaglio quelle residue speranze di un piazzamento nell’olimpo europeo, giocando in quel modo davvero scellerato? Mai come quest’ultimo periodo stiamo vivendo di alti e bassi davvero deleteri per le nostre coronarie, noi sappiamo che questa squadra è capace di prestazioni nettamente migliori di quella offerta oggi, quindi allora perché passeggiare in campo senza nessuno stimolo apparente? Siamo alla stretta finale, i giocatori in campo dovrebbero rendersi conto che è tutto alla loro portata, ma solo con estrema convinzione e giocando da Inter si possono raggiungere determinati obiettivi, ma non così! Pensare di buttare tutto alle ortiche senza avere la possibilità di poter dare una gioia al vastissimo popolo nerazzurro, è davvero cervellotico! Mancano solo quattro gare e bisogna tirar fuori quel carattere e quella condizione mentale idonea per sconfiggere l’avversario di turno, bisogna giocarle al meglio come fossero tutte delle finali. Certo sarà già di per sé importante non perdere punti nelle prossime gare a partire dal derby d’Italia con la Juventus, cercando poi di avere già le credenziali giuste prima dell’ultimo incontro definitivo a Roma contro la Lazio. Noi continuiamo ad avere una pazienza a termine, credendo che questi giocatori abbiano ritrovato la consapevolezza che indossano una storica maglia e che devono onorarla al meglio con prestazioni degne della nostra storia! ….. Amala!!!
Antonio Dibenedetto
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Con assoluta semplicità!!!
Certo che questa Inter mette alla prova, noi tifosi, ogni volta che scende in campo, e ogni volta il nostro entusiasmo cresce, specie quando guardiamo prestazioni del genere come quella sfoggiata contro gli isolani. I detrattori sicuramente faranno riferimento a una squadra, il Cagliari, senza motivazioni apparenti e quasi in disarmo, invece secondo me è stata una gara che i ragazzi hanno interpretato alla grande fornendo una prova sostanziale di quella che è la loro forza. Si può però discutere sul rendimento e sulla costanza della squadra, questo si, come credo che ci siano state gare giocate con superficialità rispetto ad altre, questo purtroppo si può evincere da alcune gare precedenti che ci hanno precluso una certa tranquillità in classifica. Ora credo che il gruppo abbia capito ed è consapevole che bisogna giocare le ultime gare in campionato, cercando di portare a casa il massimo senza risparmio di energie, con un gioco attento e oculato con quella voglia di non rendere vani gli sforzi che si stanno compiendo. Secondo me la chiave di volta per un successo duraturo è incentrata in queste ultime gare, dove la continuità, cosa che da sempre va predicata, ma che è stata sinora sempre disattesa, deve essere il fattore preponderante senza lasciare nulla al caso. Ieri sera si son viste delle buonissime cose, sperando che gli avanti continuino ad apportare quel contributo che tutta la squadra necessita, il riferimento va a Perisic e allo stesso Icardi, che comunque i suoi venticinque goal in campionati li ha fatti. La soddisfazione è massima considerando che anche Brozovic ha marcato il cartellino, come si dice in gergo, e poi tra l’altro sembra che giochi a calcio con la testa dando alla squadra una manovra più lineare. Sarebbe semplice fare gli elogi quando si vince in questo modo, ma bisogna dare il giusto risalto quando ci si esprime giocando un gioco bello da vedere. Purtroppo in contrapposizione c’è l’amarezza per il serio infortunio che ha subito Gagliardini, giocatore che ultimamente si stava ritrovando e dando il suo apporto positivo alla squadra. Dispiace per il ragazzo cui vanno gli auguri per una pronta guarigione, l’ambiente lo aspetterà con la coerenza e la consapevolezza che possa tornare più forte di prima, l’Inter ha bisogno di lui. Ora aspettando buone notizie dagli incontri delle altre rivali per un piazzamento Champions, il nostro pensiero è rivolto seriamente alla gara che si disputerà domenica pomeriggio in quel di Verona, contro il Chievo, squadra ostica che ha bisogno di punti per salvarsi. Noi dovremo essere più forti della loro disperazione, giocando come sappiamo senza farci sopraffare dalla considerazione di essere superiori a loro, spesso chi ha fame raddoppia gli sforzi per raggiungere una meta importante, noi i nostri dovremo triplicarli perché il nostro bisogno è superiore. …. Amala
Antonio Dibenedetto
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Senza carattere!!!
Siamo alle solite, quando si iniziava a gioire per l’aver ritrovato una squadra le cui sbavature parevano, essere un lontano ricordo, ecco che tutto ripiomba in una condizione d’inesauribile sconforto! Le dichiarazioni di Spalletti, nella conferenza stampa di presentazione della gara contro l’Atalanta, erano quelle giuste, di quelle che caricano l’ambiente, di quelle che ti fanno rendere conto che i ragazzi erano pronti alla battaglia calcistica pur di conquistare i tre punti. Tutte belle parole, frasi di circostanza che sono state puntualmente disattese in un primo tempo davvero timido con l’Inter a dir poco irriconoscibile che è stata in balia della forza caratteriale di una bella Atalanta, e se non ha terminato in vantaggio la prima frazione di gioco è solo per la scarsa precisione dei suoi giocatori. Certo qualcosina l’ha prodotta anche l’Inter, ne sa qualcosa un volitivo Perisic ma nulla di che ai punti match a favore degli orobici. Nel secondo tempo qualcosina in più si è vista, tanto i ragazzi non potevano giocare peggio, ma hanno peccato di un’imprecisione disarmante, nessuno ha centrato lo specchio della porta in maniera concreta e si è ritornato indietro di parecchie giornate a livello di gioco, non è possibile che questa squadra pecchi di un carattere davvero labile, non hanno la forza di sovvertire lo stato delle cose. La cosa raccapricciante è che nessuno si rende conto che continuando così non si va da nessuna parte. Ci vuole umiltà e forse bisogna rendersi conto che continuare a paventare la possibilità di raggiungere posizioni preziose in campionato è davvero deleterio, adesso non siamo in condizioni di competere con le squadre che ci precedono, non abbiamo quell’autonomia di squadra da poter gestire più gare con la stessa forza, siamo così fragili che alla minima difficoltà ci sciogliamo come neve al sole. A volte poi ci mette anche del suo il nostro tecnico tirando fuori del cilindro sostituzioni cervellotiche, accantonando per molto tempo giocatori la cui presenza potrebbe dare linfa nuova alla squadra, invece, comunque, non voglio né tanto meno ho la presunzione di poter assumere compiti che non mi competono, ma il mio ego di tifoso nerazzurro reclama quel gioco ritrovato e nuovamente perduto in maniera inverosimile. In queste ultime sei partite non si può più sbagliare, per dare un senso reale a quello che è stato il nostro campionato (forse è già da un pezzo che si dicono le stesse cose e poi alla fine si ripetono inevitabilmente), e credo che si debba lottare, sino a che la matematica non ci condanna, con tutta la forza che si ha in corpo, anche perché sarebbe davvero triste, rimane fuori dai giochi, importanti, ancora per un altro anno. Non riesco a trovare spiegazioni logiche a questa continua situazione che sta caratterizzando questa nostra tormentata stagione, le emozioni sono state tantissime e di varia natura. Facendo un rapido excursus, inizialmente si è andati dalla gioia, con un cuore gonfio per i successi iniziali, dove tutti gli addetti ai lavori ci ponevano in pole position per la vittoria finale, tutto è stato bellissimo ritornare in auge ma come ci accade di sovente, non è durato per molto. Sono arrivate le prime delusioni, abbiamo attraverso un periodo buio, per nostri demeriti, verso la fine dell’anno complice delle prestazioni davvero cervellotiche, si è iniziato a perdere punti in maniera davvero balorda, specialmente in campi, dove bastava avere corsa e carattere tutto sarebbe stato più semplice. Poi forse quando si è raggiunta una forma bassissima di autostima e forse morsi da una forma di orgoglio, si è iniziato a giocare con una certa continuità e si sono visti i risultati sperati. Purtroppo però il risveglio è davvero traumatico, e dopo quest’ennesima prova deludente in terra bergamasca si è ripiombati in una delusione sconfortante, e credo che ogni tifoso che vuole bene e tiene a questi colori abbia esternato: così non può continuare! La resa dei conti è talmente vicina, che forse non ci si rende conto, prove d’appello non ce ne sono tante e in questo finale bisogna credere nel proprio lavoro e nella forza che ognuno dei ragazzi ha dentro di se, tirando fuori anche con le unghie, tutto quello che di buono si ha cercando di centrare quella posizione nobile che noi tutti bramiamo, non facciamo calcoli e usando un’espressione che usavano le persone illustri del passato, nella fattispecie, il poeta latino Orazio nelle sue odi, che sono state tramandate sino ai giorni nostri, dobbiamo nella maniera più assoluta “carpe diem”, i conti si faranno a fine stagione, questo è sicuro ma bisogna reagire e non fornire più queste scialbe prestazioni, come quella odierna, senza mollare di un centimetro, noi tifosi lo chiediamo a gran voce: forza e carattere, armi essenziali contro tutti e contro tutto. …..Amala
Antonio Dibenedetto
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La strana gara di Torino!!!
Ancora una volta una gara domenicale del così detto lunch-match ci crea un certo disagio digestivo. Una gara quella interpretata dai ragazzi in modo spigliato con grinta, con delle belle trame offensive e buon gioco, ma che in un primo tempo dove ha messo sotto e sovrastato l’avversario, purtroppo non ha prodotto nessuna rete, ma tante occasioni e c’è voluto un gran Sirigu per annullare le velleità degli attaccanti nerazzurri. Come d’altronde accade in questi casi se da un lato si spreca, dall’altro alla minima occasione sei punito. Certo c’è voluto un contropiede, quello granata, agevolato dal tocco finale, in recupero, da un Perisic che involontariamente ha fornito la palla a De Silvestri che l’ha messa bene al centro dove l’accorrente Ljajic ha insaccato, di fatti l’unico pericolo per un Handanovic inoperoso. Il calcio è davvero strano e che non sia una scienza esatta la dice tutta sulla considerazione che, quando il pareggio sarebbe stato un risultato alquanto stretto per quello che si è visto in campo, figuriamoci addirittura la sconfitta. Chi fa goal alla fine vince, e lo fa anche se non ha meritato in pieno aggiudicandosi più del dovuto. Io mi tengo stretto la prestazione si è nuovamente rivista una squadra vogliosa di fare punti e scalare una classifica che allo stato attuale ci vede fuori dalla fatidica Champions, ma rimangono ancora diverse gare e se la squadra continua giocando così, sono realmente fiducioso. Oggi dobbiamo solo imprecare contro la mala sorte per i due legni e le tante occasioni sprecate, ma l’importante è giocare e produrre azioni degne di nota, sono certo che così facendo tutto sarà più semplice. La cosa però che mi fa strano è ascoltare le dichiarazioni di fine gara degli addetti ai lavori, di personaggi che stando nell’orbita dell’ambiente calcio si presume ne capiscano, invece rilasciano interviste che di reale non hanno davvero nulla, mi viene da ridere oltre il danno la beffa! Mi riferisco a quello che ha dichiarato nel post gara Mazzari allenatore granata, dicendo che l’Inter oggi è stata fortunata. Al solo sentire certe considerazioni, le imprecazioni contro di lui sono state quasi spontanee, ma ascoltarle è stato come un pugno allo stomaco. L’Inter è stata fortunata nell’occasione del mancato raddoppio torinista ma con che lucidità si dicono certe cose, ma se in tutti i novanta minuti il Torino si è limitato a giocare di rimessa, sciorinando un calcio che neanche negli anni sessanta era in auge, affollando la propria area di sette/otto giocatori a protezione del proprio fortino. Mi chiedo ho forse visto io un’altra gara? E’ stato un dejà vu della sfortunata gara contro l’Udinese in casa, laddove tutto è iniziato il mesto declino e la discesa in classifica, mi auguro solo che questa volta la sconfitta odierna sortisca un effetto diverso, di rabbia e di convinzione dei propri mezzi. Come allora se il primo tempo finiva per tre a uno per noi, non ci sarebbe stato nulla da ridire né tanto meno da recriminare. Torniamo per un momento a quello che ha detto Mazzarri, lui crede che chi guarda le gare non capiscano nulla di calcio che siano dei perfetti idioti, oppure siano tutti daltonici dal non distinguere le squadre in campo. Il Torino non ha fatto altro che coprirsi e ripartire in contropiede, come hanno sempre fatto le squadre “mazzariane”, quindi di cosa stiamo parlando? Proprio del nulla nel modo più assoluto, se lui voleva far bella figura, forse non è abituato il “piangina”, bastava che guardasse lo score di fine gara dove si evinceva una netta supremazia nerazzurra in tutti i punti, lo so mi rendo conto che non serve a nulla, tanto la gara è stata persa ed è quello che conta purtroppo, ma almeno avere la mera soddisfazione dell’onore delle armi per una gara giocata in modo assolutamente gagliardo e persa in modo immeritato. Mi rendo altresì conto che non avrebbe lenito la ferita aperta di una gara che si doveva vincere a tutti i costi, ma affermare che l’Inter è stata fortunata questo vuol dire gettare del sale su una ferita aperta e non dimostrare di capire ben poco di calcio. La sportività purtroppo non è di questo mondo, come d’altronde hanno fatto i giocatori granata che al minimo contatto si buttavano in terra quasi fulminati, vero Belotti? Comunque io sono sempre più innamorato e onorato di questa squadra comunque vada, e se poi le testate giornalistiche avvalorano la mia tesi, vuol dire che forse sono altri che dovrebbe rivedere determinate cose del proprio comportamento e in special modo quando si fanno esternazioni del genere a dir poco blasfeme, non si deve sempre e solo essere tifosi, quando si amano certi colori, si fa in maniera incondizionata. Inter è tutt’altra cosa! …. Amala
Antonio Dibenedetto
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Tanto timore per ….nulla!!!
Il derby dell’insolito mercoledì di campionato all’insoluta ora delle diciotto e trenta, ci consegna però la certezza di aver finalmente ritrovato una squadra! Si recuperavano questo pomeriggio, una serie di gare non disputate per la nota e drammatica vicenda occorsa al capitano viola Davide Astori, e tra queste il derby meneghino, che in seno all’undici nerazzurro, vista la pur bella quanto sfortunata prova contro la Juventus di domenica sera, un po’ di preoccupazione la portava in dote, anche se poi ogni gara ha una storia tutta sua e mai uguale alle altre. Come di consueto lo spettacolo era unico sugli spalti con una coreografia degna della madre di tutte le gare, mentre sul campo non tutto è girato per il verso giusto, almeno dalla parte nerazzurra che mi appresto a raccontare. Con il senno di poi era una gara che si poteva e si doveva vincere per agganciare la Roma e distanziare ulteriormente i cugini, ma purtroppo così non è stato. Con questo non voglio addossare la colpa della mancata vittoria a nessuno, i ragazzi hanno messo in campo del buon calcio e una coesione di squadra che sta diventando una costante da, qualche gara, ma che deve essere sempre tale sino alla fine del campionato, solo così si potrà dare un senso e un reale seguito agli sforzi che stanno compiendo. Si è visto sin dal calcio d’inizio la voglia che i ragazzi aveva di vincere questo derby e se poi un uomo di calcio, un gladiatore come Rino Gattuso ha espressamente dichiarato che l’Inter avrebbe meritato sicuramente di vincere il derby, questo non può che fargli onore e avvalora, allo stesso tempo, ancor di più la gara fatta dai ragazzi. Finalmente si sta rivedendo la squadra che ci ha fatto inorgoglire e credere in qualcosa di più concreto a inizio anno, rispetto alle ultime sfortunate stagioni ma poi non si sa come tutto è svanito tornando alla mesta quanto inutile consuetudine, facendoci perdere varie posizioni in graduatoria, sino a quando la nostra cara Inter, ha creduto nella propria possibilità di risalire la china lavorando duramente sull’aspetto caratteriale e tecnico, disponendo le varie pedine al posto giusto nello scacchiere nerazzurro. A questo punto sono certo che ci darà ancora soddisfazioni, rimangono otto gare da disputare alla grande sempre che non si ricada rovinosamente, in errori che credo si faccia meglio lasciarli alle spalle oramai. Dobbiamo essere cinici nel concretare le occasioni create, e se poi Icardi, che in tante altre gare ci ha dato, e tanto, oggi ci ha tolto, non credo possa essere il capro espiatorio di una giornata storta, ma con questo penso di dover affermare che la mia ammirazione e credo di tutto il popolo nerazzurro, rimane immutata nei suoi confronti. Non voglio però far credere che a me la gara non sia piaciuta, tutt’altro si è sempre avuta la sensazione che l’Inter potesse andare in vantaggio da un momento all’altro, annullando al minimo un Milan cui sono state lasciate le briciole. La coerenza della propria forza si acquisisce anche da queste gare, bisogna lottare su ogni pallone con forza credendo in quello che ci si è prefissati, il traguardo si potrà scorgere solo se si da seguito alle belle prestazioni. Ci attendono otto battaglie iniziando dalla gara del lunch-match domenicale in quel di Torino, si dovrà matare il Toro che ultimamente non può considerarsi del tutto mansueto e poi la settimana successiva faremo visita alla Dea, ma una cosa per volta ora godiamoci la bella prestazione del derby, sperando che possa darci quel vigore necessario ad affrontare la prossima gara, d’altronde noi siamo l’Inter e il resto non c’interessa! …..Amala
Antonio Dibenedetto
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La nostra squadra …l’Inter che vogliamo!!!
Ecco la nostra squadra, da troppo tempo l’abbiamo bramata e alla fine è tornata. Forse per molti il test casalingo contro gli scaligeri non era attendibile, per via dell’evidente divario tecnico tra le due squadre, sono però proprio queste gare che nascondono molte insidie, ma comunque a noi tifosi poco importa, cercavamo la continuità sia nel gioco sia nel risultato e finalmente si è rivista. Nel sabato antecedente la Santa Pasqua si è rivisto un gioco fluido e lineare con occasioni da rete continue, prologo speriamo, dell’imminente derby che si giocherà mercoledì prossimo nel quale dovremo dimostrare, di fatto, e sul campo, tutti quei progressi mostrati nelle gare precedenti. Oggi sono prodigo di tantissimi complimenti verso una squadra che ci fa sempre battere il cuore, e se in altre circostanze non esitavo, a essere critico, ora, però devo affermare con tutta naturalezza che mi sono proprio divertito. Ho rivisto finalmente una squadra, non vorrei essere banale, ma quello che ho sempre sostenuto è stato condiviso in campo dai giocatori e cioè: corsa, sovrapposizioni, pressing ragionato e aiuto reciproco, solo così l’avversario è annichilito e battuto. Bisogna andare in campo con voglia e continuare questo è l’augurio che tutti noi tifosi riversiamo nei nostri paladini in campo, sperando che mercoledì possiamo dare una spallata definitiva ai cugini, eliminando, di fatto, le loro speranze di un piazzamento nell’Europa che conta. Sembra paradossale se ci credono loro, noi allora? Comunque credo siano frasi di circostanza, anche perché sino a che la matematica non definisce la graduatoria finale, ogni considerazione è lecita. Ancora una mia considerazione da Verona a Verona, già con il Chievo abbiamo ammirato la fantastica tripletta di Ivan il terribile ed ecco che è tornato disputando contro i gialloblù veneti, una gara “gagliarda” condita da una rete e un assist, spero sia tornato in maniera definitiva, abbiamo bisogno di lui per la volata finale. Mentre per il miglior Candreva bisognerà attendere, povero ragazzo diciamo che è pure “sfortunato”, non riesce a sbloccarsi, si vide che ha una voglia incredibile di far goal, solo che la male sorte si accanisce su di lui, non è che si sta preparando proprio nel derby a cancellare il suo score negativo? Noi tutti gliel’auguriamo vivamente. Ultima considerazione, avevo già con soddisfazione puntualizzato del carattere che stanno dimostrando i ragazzi di centrocampo sperando continuino ancora così per molto tempo, ora devo menzionare il nostro fantastico capitano autore anche oggi di una partita condita da due reti, per lui non ci sono limiti, già ben sei reti in due gare, sono il pedigree di un bomber di razza e lui lo è senz’altro. Il nostro migliore augurio per Maurito è che continui così noi tutti crediamo nella sua vittoria della classifica cannonieri, la merita senza ombra di dubbio. Bene non vorrei dilungarmi ulteriormente, affrontiamo la Santa Pasqua nel migliore dei modi sportivi, di quello si discute qui, invece per quello che concerne il simbolo puramente cristiano noi dell’Interclub Giacinto Facchetti di Fano, porgiamo a voi tutti e alle vostre famiglie l’augurio che la resurrezione di Gesù Cristo possa infondere nei vostri cuori tanta serenità e pace.
Antonio Dibenedetto
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Tanto tuonò che ….piovve!!!
Il tanto atteso sblocco mentale per la squadra è finalmente arrivato, nel lunch match domenicale abbiamo rivisto quel rullo compressore che è stato devastante nella prima parte del campionato. Ovvio credo che ognuno stia facendo tutti i debiti scongiuri, un’altra manita, quella contro il Chievo Verona, ci aveva fatto presagire che questa squadra avrebbe potuto dare tantissimo in questo campionato, ironia della sorte è anche stata l’ultima gara di un Perisic devastante, tutto poi nel corso delle gare future tutti sappiamo com’è andata. Ora voltiamo pagina in modo concreto e mi chiedo: ritrovato il croato e il gioco corale che in tanti auspicavamo, tutto dovrebbe essere chiaro e la squadra dovrebbe disputare la parte conclusiva del torneo con cognizione di causa, cercando di dare certezze a tutto l’ambiente e in primis a noi tifosi. Il timore però è sempre latente e dietro l’angolo, la pazza Inter dovrebbe per un po’ mettere da parte quanto strillato a più voci nell’inno, rimanere concentrata essendo più duttile e avvolgente, diciamo come quest’oggi!!!
A me piace essere razionale e non riesco a essere solo tifoso ma oggi in campo al Ferraris, si è rivista finalmente una squadra, tutti hanno disputato al meglio e con voglia la gara, hanno annichilito l’avversario attaccando gli spazi sin dalle prime battute e come un meccanismo perfetto ognuno ha disputato il proprio ruolo nell’insieme alla perfezione. Diciamo in sintesi che è stata la vittoria del gruppo, di un gruppo davvero coeso con attori di centrocampo fantastici. Permettetemi questa volta di lodare alcuni giocatori associando a ognuno un aggettivo. Gagliardini: barriera…. Brozovic: lottatore…. Cancelo: cesellatore…. Rafinha: geometra… Perisic: finalmente…. Candreva: ragioniere, sfortunato!….. Icardi: arma letale… la difesa: impenetrabile.
Sarà forse l’amore che nutro per questi colori e verso chi indossa questa maglia, quando non lesina ogni stilla di sudore per onorarla al meglio, queste condizioni essenziali ci danno lo stimolo e l’orgoglio per sostenerli sempre più. Facile dire ora, a bocce ferme, che tutto è bello tutto funziona alla perfezione, ma prima vorrei tanto sapere cosa sia successo in precedenza e il perché di tantissimi punti gettati alle ortiche?… Sono certo che nessuno potrà darmi una risposta esaustiva, come d’altronde sono sempre stato certo che questi giocatori non erano divenuti brocchi da un giorno all’altro, in più circostanze invano ho cercato notizie sul sito ufficiale e in altre pagine tematiche, ma senza fortuna. L’unica certezza ora è quella che non tutto è compromesso, ci sono ancora diversi punti a disposizione, bisogna però disputare le gare rimanenti sino alla fine, come se fossero delle finali e in primis il derby, solo così si può rialzare la testa, finendo la stagione nel migliore dei modi. Bene in conclusione vorrei elogiare la nostra punta, il nostro capitano ritrovato, se non si ha classe innata non si fanno certe giocate, non si rischia di fare reti fantastiche come quelle che hanno potuto ammirare i tifosi nerazzurri e ahimè per loro anche quelli blucerchiati. Queste sono le certezze che infondano la forza delle proprie azioni e della consapevolezza che ogni traguardo si può raggiungere, basta volerlo e magari fare del training autogeno del tipo: volli, tanto volli, fortissimamente volli…fino a che si raggiunge!!! …..Amala
Antonio Dibenedetto
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