Inter Club Fano


Un toro indomabile!


Scritto Da il 1/Ott/2023

Un toro indomabile!

La terra campana, doveva essere il presupposto per la restituzione di una squadra, la nostra che s’era smarrita nell’ultima gara casalinga. Erano le speranze del popolo nerazzurro, quest’è vero, ma per cinquanta minuti tutte quelle belle premesse della vigilia, non s’erano viste, per carità il solito gioco evanescente con timide occasioni, ma null’altro, facendo fare un’ottima figura alla Salernitana. La formazione messa in campo da Inzaghi, partiva con alcune sostituzioni tra i titolari, la più importante senz’altro quella di Lautaro messo in panca. La prerogativa è far tirare il fiato a qualcuno, questo è vero quanto basilare, in considerazione se non altro, per le tante gare ravvicinate, con calendari davvero pressanti e impegnativi, in tutte le direzioni. Credo che Lautaro, notando i compagni in campo erano talvolta in affanno e che stavano stentando nel trovare la via da rete, si stesse caricando alla grande, la sua voglia si spaccare il match era ben visibile. Minuto cinquantaquattro sostituzione: esce un volenteroso Sanchez per un Lautaro Martinez, letteralmente toro scatenato, complice gli assist del suo gemello Thuram e di altri compagni che l’hanno messo in condizione, inizia il suo fantastico show. Dopo soli quattro minuti dal suo ingresso ecco che va in rete con un fantastico colpo sotto sull’uscita del portiere salernitano, ma non finisce mica qui. La sua fame atavica di reti continua sino alla fine, con uno score di ben quattro reti, eseguite in tutte le salse possibili, che ne determina non solo un goleador senza precedenti, ma con questa gara detiene un record di reti segnate, da un giocatore subentrato, in un lasso temporale di poco più di mezz’ora. Certo con un toro in queste condizioni, davvero si può pensare in grande, ma la cosa che fa specie pensando che se ha un piccolo appannamento di forma, siamo in braghe di tela. Bisogna fare tutti i debiti scongiuri, sperando che la buona sorte ce lo preservi sino alla fine, mai come in questo momento, sta diventando sempre più un vero leader e non solo, ma l’indiscusso capitano di questa squadra. Ci siamo ripresi la vetta, cosa non da poco, senza pensare troppo a ciò che è stato, guardiamo avanti con fiducia, questa squadra ha mostrato qualità, e non da ora, deve solo ampliare quell’autostima e credere in se stessa, lottando come sanno fare, si possono raggiungere davvero tanti traguardi importanti. Ora testa al prossimo impegno, c’è una Champions da onorare, siamo dopo tutto i vice campioni d’Europa, e da tali dobbiamo affrontare tutte le gare dal torneo europeo, incutendo terrore nelle squadre che ci affrontano, devono pagare pegno, anche perché si troveranno dinanzi a uno stadio gremito, che al solo urlo dovrebbe far venire i brividi, iniziando dalla sigla di approccio alla gara, che si sente all’ingresso delle squadre in campo e dai cori dei tifosi festanti. Uno stadio gremito sino all’inverosimile, non può che caricare maggiormente i nostri ragazzi, perché sanno che noi tifosi li sosterremo sempre con un cuore gonfio così, perché loro in campo c’inorgogliscono sempre più con tanta voglia di avere la meglio sull’avversario di turno, con la maglia bagnata sino all’ultima stilla di sudore, che sarà loro riconosciuta sempre e comunque con il nostro affetto che non ha eguali: forza ragazzi noi siamo con voi sempre e comunque!!!     …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto

Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

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Un Sassuolo indigesto…!


Scritto Da il 29/Set/2023

Un Sassuolo indigesto…!

Tanto tuonò che piovve, così per tutti i detrattori dell’Inter, quei giornalai che da sempre gridano allo scandalo per la nostra posizione in classifica, come se per noi tutto piovesse dal cielo, non è parso vero di esultare e gongolarsi per la sconfitta, in casa di ieri: buffoni! D’altronde, come è già capitato altre volte, contro di noi il Sassuolo appare sempre più che mai una squadra imprevedibile e indigesta. Con questa giusta sconfitta, a parer mio, siamo stati un attimo ridimensionati ma appare giusto tenere ben saldi i piedi piantati in terra, non eravamo dei fenomeni prima e non siamo delle schiappe ora. Una serata storta può capitare, ci mancherebbe, ma la cosa che fa specie sono gli attori in campo, davvero sotto tono, con colpe per la sconfitta, da dividere tra tutte le componenti. Non voglio per questo, giustificare il mister perché ieri sera non c’ha capito granché, certo lui non va in campo, questo è vero, ma i cambi quattro tutti insieme, sta a significare che la squadra messa in campo era stata sbagliata. Siccome soffriamo sempre la squadra emiliana, si poteva essere più accorti e trovare le giuste contromisure, specie su Berardi. Anche i sassi sanno che lui partendo da destra, cerca il dribbling a rientrare, tirando poi di sinistro, piede del tutto educato. Non è la prima volta che fa una rete del genere è nel suo dna, mentre i nostri difensori che fanno, prestano il fianco a questa scellerata azione, al posto di lasciargli lo spazio per il suo lato più debole. Una squadra che vuole diventare grande, queste accortezze le segue e studia le opportune contromisure, senza partire in giocate del tutto arruffate, attaccando in modo sconsiderato e senza reale costrutto. Da una mia personale analisi, ritengo che non ha avuto senso aver acquistato Sanchez, forse sarebbe stato meglio tenerci e valutare dei nostri giovani e poi ora che anche Arnautovic è venuto meno per qualche mese, andremo avanti con Sanchez? Spero di sbagliarmi ma è una scelta insensata, come d’altronde l’aver messo in campo Asllani in Champions, lasciandolo alla mercè degli spagnoli assatanati, facendogli fare una figura barbina. Il nostro caro Inzaghi non ha approfittato della forma di Frattesi, magari contro i suoi ex compagni, avrebbe potuto tirare fuori una bella prestazione, al posto di regalargli solo una piccola parte della ripresa, da puro comprimario. Mai come quest’anno abbiamo una rosa con tanta qualità e opportunamente può agire in un turnover di qualità. Come d’altronde non ha avuto senso far uscire Thuram, se devi recuperare i giocatori che ti danno una certa profondità bisogna lasciarli in campo, se si vuole recuperare un risultato, eravamo al sessantesimo o poco più, di tempo ce n’era in abbondanza. Tutte queste situazioni credo le abbiano notate tantissime persone, da persona saggia bisogna accettare la sconfitta e ripartire al più presto, perché se Sparta piange, Atene di certo non ride: segnale per milanisti e juventini! Forse questa sconfitta, per com’è arrivata, ritengo possa essere salutare per il proseguo, in considerazione che nessuno ci regala niente, quello che abbiamo è dovuto solo per la forza che ci mettiamo nelle gare disputate. Certo il livore che lascia la gara di ieri sarà, solo sbollito allorquando non si commetteranno quegli errori così banali e di concentrazione, sintomatici quando l’approccio alla gara non è dei migliori. Ora testa alle prossime gare facendo tesoro di tutto ciò che non siamo riusciti a fare in modo serio e confacente alle nostre aspettative. Noi ci crediamo, ma la cosa importante è che devono crederci gli attori in campo e in panca, non è possibile che nel giro di poche ore abbiamo smarrito lo smalto che ha contraddistinto le gare precedenti, è davvero cervellotica questa situazione, ma noi siamo l’Inter e vincere facile non è una nostra prerogativa! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto

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Una vittoria importante!


Scritto Da il 25/Set/2023

Una vittoria importante!

La gara del lunch-match domenicale ci opponeva a un Empoli che non aveva alcuna voglia di essere lo sparring partner di turno, specie dopo aver preso, immeritatamente, sette reti in terra capitolina. Dovevano fare sicuramente una gara accorta, specie dopo il cambio in panchina, dall’altra parte in casa nostra dovevamo gioco-forza fare la prestazione, per molteplici motivi: in primis per dare un segnale della nostra forza, quindi di proseguire sulla falsa riga di quanto avevamo prodotto sinora. A tratti ci siamo riusciti, forse ci è mancato l’essere cinici e non aver chiuso prima la gara, questa è l’unica pecca che si può imputare ai ragazzi, anche perché se tu crei, sia nel primo che nel secondo, ben 6/7 occasioni da rete e realizzi una sola rete, presti il fianco a un finale di gara sotto apprensione. Anche se in tutta sincerità il nostro portiere non ha dovuto compiere nessuna parata particolarmente impegnativa. Ci sono anche altri aspetti che si devono tener presenti, vale a dire l’impegno davvero sfiancante di Champions in terra iberica, contro una squadra, quale la Real Sociedad, che pratica pressing a tutto campo e t’impegna a livello fisico davvero tanto, bene queste scorie si sono avvertite ieri a Empoli, specie nel finale. Complice anche lo sfortunato infortunio occorso ad Arnautovic, che ci ha lasciato in 10 per una decina di minuti, i ragazzi hanno fatto quadrato, non correndo alcun rischio concreto e portando a casa tre punti meritatissimi. Che dire godiamoci questo primato, uno score del genere, nella storia del club accade per la quarta volta e Simone Inzaghi verrà annoverato tra questi allenatori, un premio effimero certamente, ma che sarà parte integrante del suo curriculum. Anche questa settimana sarà impegnativa, mercoledì si riparte con il campionato, al Meazza ospiteremo quel Sassuolo croce e delizia, contro i quali siamo stati capaci di giocare gare fantastiche, in contrapposizione di sofferenze inaudite, vuoi per mala sorte oppure una nostra incapacità di essere sul pezzo per tutti i novanta minuti. Credo che mai come quest’anno non accadrà questa situazione, i ragazzi tutte le volte che sono scesi in campo, lo hanno fatto con quella voglia di lottare contro chiunque, la si è vista sin dagli albori del precampionato. Ancora un periodo impegnativo, sino alla sosta per le nazionali, che ci vedrà impegnati ogni tre giorni sino alla gara del 7 ottobre contro il Bologna. Fortunatamente quest’anno abbiamo una rosa che può soddisfare un turn-over ben programmato, con ricambi in ogni ruolo che sono di gran lunga soddisfacenti. Dispiace per Marko Arnautovic, il suo infortunio lo terrà lontano dal campo per alcuni mesi, gli facciamo i migliori auguri di riprendersi e ritornare più forte di prima, per darci una mano forse nel momento più delicato di un prossimo futuro, spero continui a tingersi ancora di tinte nerazzurre. Si è parlato di una sua sostituzione tra le punte svincolate, ma ritengo che non si dovrebbe operare in tal senso, certo le tre punte che abbiamo a disposizione dovranno tirare la carretta, con ancor più vigoria, ma credo lo faranno con piacere. I nostri ragazzi in tal senso sono esemplari per l’aiuto reciproco e poi, questa è una mia considerazione, in alcune gare si potrebbe optare con Mkhitaryan come seconda punta, in gare in cui si può dare un po’ di riposo ai titolarissimi, è un’idea ovviamente tocca al mister renderla attuabile. Speriamo che la dea bendata preservi i nostri calciatori, da intoppi muscolari, in una stagione tirata come la nostra è questo quello che fa la differenza. Sono queste le gare in cui una grande squadra deve dare il meglio, potrebbero apparire dal risultato scontato, è vero, ma come dice quel detto saggio: non è tutt’oro ciò che luccica! Ma quello che luccica per davvero è nel nostro dna, siamo l’Inter e proseguiamo con la barra dritta, contro chiunque, verso un traguardo fatto di successi, che con orgoglio e forza nel gruppo, dovremo conquistare!  …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto

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Con la testa, con i piedi una manita: ciao, ciao!

Signori tutti in piedi: spettacolo a San Siro s’è vista una squadra divina con uno strapotere disarmante. Devo ammettere che mai come ieri, è stato beneaugurante lo striscione dei cuginastri, il circo nerazzurro ha assoldato i pagliacci rossoneri in primis quel buffone di corte di frà Pioli da Parma con dichiarazioni davvero cervellotiche in conferenza stampa, un po’ di autocritica no eh? Gli elogi vanno davvero divisi per tutti i ragazzi che ci hanno dato la possibilità di essere orgogliosi di questi colori, mai in apprensione, nemmeno dopo la rete di Leao, unico lampo rossonero, per il resto fantastico concerto nerazzurro, con la banda di Pioli is on fire, davvero bruciata in tutti i duelli in campo. Rasa al suolo, in un colpo solo, la presunzione di chi credeva di aver risolto tutti i problemi di spogliatoio e di aver appianato il gap con noi: caro ciarlatano, ne devi mangiare ancora di polvere, questo è lo status quo e devi renderti conto che, come dicono a Roma: nun c’è trippa pè gatti! Consegniamo agli annali un 2023 stratosferico, ben 5 derby stravinti, 4 clean-shit, ben 12 reti segnate e una sola subita, numeri che debiliterebbero anche il più sensato dei milanisti (qualora ce ne fossero) e che mai come ora possiamo affermare con convinzione: Milano siamo noi! Mai come quest’anno abbiamo la possibilità di avere una rosa davvero coperta in ogni ruolo e con ricambi, se così si possono definire, di tutto rispetto, pronti a subentrare alla bisogna. Giocatori utili che sanno giocare a calcio e che sarebbe davvero riduttivo chiamarli riserve come un Frattesi “core de Roma”, che si sta integrando alla perfezione negli schemi inzaghiani, come ho già detto in precedenti miei commenti: quest’anno ci sarà davvero da divertirsi. Sorrido alle dichiarazioni dei giornalai che davvero si stanno martoriando il fegato, pensa su tutti al cialtrone di Zazzaroni, che per la seconda volta di seguito aveva pronosticato una sconfitta dei ragazzi, gli do un consiglio davvero fraterno, continua così, dalle tue esternazioni si comprende che non capisci una ceppa di calcio, saccente presuntuoso! Mi ha fatto piacere, in conferenza stampa quando Inzaghi, ai giornalisti presenti, ha smentito tutti esternando la sua soddisfazione per la rosa a sua disposizione, mentre i giornalai avevano pronosticato un’Inter indebolita con la partenza dei big (Dzeko, Lukaku e Brozovic), ritengo che è ancora presto ma in molti dovranno chiedere scusa al tecnico e società. Allo stato attuale abbiamo il centrocampo più forte, non solo in Italia, e nella faretra di mister Inzaghi c’è più di una freccia che farà tanto male alle difese avversarie, non mi riferisco al solo Lautaro, che quando non segna aiuta i compagni a farlo, con giocate spettacolari, il mio punto fermo è Marcus Thuram gioiellino francese che, mi ripeterò sino alla noia, è un misto tra Dzeko e Lukaku, che si sta integrando alla perfezione negli ordini tattici del mister. Si vede a occhio nudo che lui e Lautaro di divertono e giocano a calcio come sanno fare, in maniera eccellente l’uno per l’altro, e non solo, ma per il compagno che ha bisogno del loro apporto e meglio posizionato. Le squadre avversarie non dovranno preoccuparsi di fermare uno di loro per arginare e disinnescare la nostra potenza distruttiva d’attacco, e non solo, la nostra manovra è sempre più che mai efficace, (ne sa qualcosa il Milan di ieri) per il semplice motivo che vanno in rete in tanti, sinora nelle prime quattro giornate hanno segnato ben sei giocatori diversi. Speriamo che questo spartito continui sempre più e che la musica prodotta, da questa fantastica orchestra, sia sempre orecchiabile e di giubilo per il popolo nerazzurro. Certo le difficoltà verranno, questo è innegabile e siamo preparati, ma al momento godiamoci quello che hanno prodotto sinora i ragazzi, con le fantastiche giocate che ci sono rimaste negli occhi, (con la fantastica rete di Thuram nel derby) ma con la consapevolezza che si può sempre migliorare, anche se così va benissimo! Si procederà con tantissime gare ogni tre giorni, ma abbiamo una rosa efficace e capace di avere i numeri per sopperire a questi tour-de-force, sono certo che quando saranno chiamati in causa i nostri ragazzi si faranno trovare pronti, perché la maglia nerazzurra merita i loro sacrifici e noi tifosi apprezziamo chi suda e ci trascina verso quei traguardi che, allo stato attuale, non ci sono affatto preclusi. Ora mercoledì inizia la Champions, tocca farci trovare pronti, perché iniziare con il piede giusto è salutare in questa competizione. Noi ci saremo dinanzi alla tv, anche se a distanza il nostro apporto ci sarà sempre, perché l’Inter si ama a prescindere!!!   …Amala!!!!

Antonio DibenedettoVivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

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Un poker servito…!


Scritto Da il 4/Set/2023

Un poker servito…!

Un fantastico poker servito, a chi non credeva nelle nostre potenzialità, per chi era pronto per un fantomatico epitaffio, pronto a banchettare con le proprie convinzioni, sui resti di quel “ve l’avevo detto”. Cari detrattori purtroppo per voi, ciò non è avvenuto, il mio riferimento è in particolare verso chi, come taluni giornalai, credevano supponendo nella mediocrità della nostra squadra, per un mercato a loro dire del tutto errato, non li nomino, ma essendo note le loro dichiarazioni che sono alla mercé di tutti, sono facilmente individuabili e chiunque può definirli saccenti e custodi del verbo pallonaro, ma in fin dei conti sono odiosi nell’inverosimile per il loro modo di porsi. Hanno proferito ai quattro venti, che nel pomeriggio meneghino l’Inter avrebbe sofferto, oppure al massimo pareggiato dinanzi alla corazzata viola. Cari amici, mi sa che voi non vincerete mai al totocalcio, le vostre previsioni “tarocche” fanno rabbrividire anche i più fantomatici millantatori pallonari. Detto questo, per onore di cronaca, veniamo alla gara, la cosa che più c’interessa, di una domenica di fine estate dove si è visto lo strapotere di una squadra, l’Inter, che lotta e aggredisce ogni pallone vagante, dominando in maniera sistematica e azzannando l’avversario al minimo errore. Come avevo preannunciato, nella mia disamina della gara contro il Cagliari, tutti si sono resi conto dello strapotere di un ragazzo che ha davvero dei numeri, se saprà sfruttarli a proprio piacimento, ne vedremo delle belle! Mi riferisco a Marcus Thuram: è davvero un gran bel giocatore. Se unisce le doti che ha, diventerà davvero un campione, ha l’intelligenza della visione del giocatore meglio posizionato a cui affidare il pallone per la stoccata finale, come si diceva tanti anni fa, come sapevano discernere i padri della disciplina calcistica: ha il terzo occhio, posto dietro la nuca! Io aggiungo se poi affina il suo fiuto del goal allora le difese dovranno tremare, ma sul serio. Non sto già facendo le lodi di una squadra che vincerà facile, per carità, sto solo esternando la gioia di aver visto in queste prime tre gare di campionato, dei ragazzi che sciorinano del calcio che a tratti è davvero da almanacco, non si può rimanere insensibili dinanzi a cotanta bellezza. Certo esultare ora appare davvero prematuro, ma io ritengo che iniziare al meglio dona a sé stessi tantissima autostima che moltiplica le potenzialità e le fa tirar fuori, su quel campo che diviene, sempre più, il biliardo su cui giocare al meglio, con classe ed eleganza, per mettere la palla in buca. Anche ieri non c’è stato un solo giocatore al di sotto della piena sufficienza, anzi tutti ben oltre, e poi vogliamo dirlo con un Lautaro in questo stato di forma possiamo guardare oltre, nulla c’è precluso se continua con queste fantastiche giocate. Anche ieri altre due reti di pregevole fattura, affinando l’intesa con il francesino, stanno formando l’acronimo che è del tutto ottimale, cancellando di fatti quello precedente. La Tu-La sarà più incisivo, da ciò che s’è visto sinora, se poi viene supportato anche dai quinti di centrocampo, diventerà ancor più deleterio per gli avversari. Credo che i tifosi amanti di questi colori, come me, ieri non hanno avuto alcun dubbio sulla vittoria, mai in discussione. Sono certo che i personaggi succitati, avranno da ridire sul presunto calo fisico dei viola, impegnati a metà settimana nei preliminari di Conference, questo poteva essere consolidato se la vittoria fosse stata risicata, ma dopo un sonoro quattro a zero, e con tantissime occasioni create e non realizzate, senza aver percepito alcun pericolo, credo che il silenzio sarebbe la migliore soluzione fattibile, per questi personaggi davvero inutili, la cui professione sarebbe davvero un insulto per chi la esercita con cognizione di causa e con raziocinio. Noi siamo l’Inter e di queste persone non abbiamo bisogno, anzi cari amici vi esorterei a non acquistare quei quotidiani che raccontano solo fandonie, fare il giornalista serio vuol dire essere superpartes, ma molti non lo sono e discriminano chi non è assoggettato ai loro colori. Ora dobbiamo staccare la spina, c’è la pausa per le nazionali e come al solito noi avremo tanti giocatori impegnati, spero tornino un po’ prima del giorno sedici, il sabato del derby, partita non determinante per la classifica, ma che ti dà tantissima autostima e ti carica in modo esponenziale per il prosieguo del campionato e di tutti gli altri incontri che seguiranno. Fiduciosi aspetteremo e risparmieremo le forze per essere insieme a voi nella bolgia di San Siro, incitandovi come non mai: perché noi siamo l’Inter che si ama a prescindere!!!     …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

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Che bella Inter…!


Scritto Da il 29/Ago/2023

Che bella Inter…!

Anche in terra sarda la nostra squadra ha saputo farsi valere, a posteriori tutto parrebbe essere stato molto semplice, invece c’è voluta tanta voglia e una caparbietà senza limite, per tenere il pallino e sciorinare un bel gioco per sottomettere gli isolani. Era umanamente impensabile che una squadra neo-promossa, poi dinanzi al proprio pubblico, facesse solo la presenza immedesimandosi nel ruolo di sparring-partners, difatti l’orgoglio tipico dei sardi ha cercato d’impensierire la nostra retroguardia, che di fatti non ha mai vissuto momenti d’affanno, anzi il risultato avrebbe potuto assumere connotati più larghi ed evidenti, senza i due legni colpiti ed altre azioni ben interpretate: ma va benissimo così! In attesa che arrivi quel difensore che rendi l’organico a disposizione di mister Inzaghi ancor più competitivo, proverei ad analizzare la prova dei singoli reparti, partendo dalla difesa. Non credo ci possano essere problemi di sorta visto che nelle poche azioni sarde, i nostri ragazzi si sono disimpegnati alla grande, unico accenno a Sommer che è stato impegnato al minuto ottantotto, facendo una bella parata, tenendo inviolata la porta per la seconda giornata di seguito. Il centrocampo buon filtro e con una bellissima prova di Calhanoglu che si è fatto trovare in ogni dove, emblematica è stata la sua chiusura nel primo tempo su Nandez, in proiezioni difensiva. Direi senza ombra di dubbio sul podio dei migliori in campo, per coronare la sua prova sarebbe bastata la rete negata dal palo. Chi è parso un attimino sotto tono, ma con una larga sufficienza, è stato Nicolino Barella. La sua innata classe fa sopperire a un leggero calo nella condizione, ma è giusto così non si può essere a mille a fine agosto. Analizziamo i vari braccetti di centrocampo. Altro giocatore da podio è stato Dimarco per le continue sgroppate sulla fascia, mai come quest’anno saranno importanti le alternative per far rifiatare questo ragazzo davvero esplosivo quando spinge e crossa, come lui sa fare. Dall’altra parte un Dumfries che sta credendo sempre più nelle sue qualità, spero solo che ritrovi sempre più l’autostima, perché così facendo, devo dire che non è affatto male, se poi fa pure goal, è tutto dire. È la volta dell’attacco, che porrei in toto sul podio. Che dire con un Lautaro così cosa possiamo pretendere di più? Anche ieri sera un palo sontuoso e una rete di gran classe, hanno reso evidente lo stato di forma di questo ragazzo, sempre più protagonista in squadra che lo sta forgiando a leader supremo. Piccolo accenno al francesino Thuram, devo dirvi che a me non dispiace ha le caratteristiche per fare molto bene, non commetto alcuna eresia se dico che, secondo me, ha il meglio di Dzeko nel passaggio di fino al compagno, mentre nella protezione della palla ricorderebbe il miglior Lukaku. Dico che questo ragazzo si farà perché si mette a disposizione della squadra, tant’è che le due reti sono partite da due sue iniziative. Non oso immaginare quando riuscirà anche a fare goal! Tutti i giornalai hanno sempre scritto che siamo, organicamente inferiori, alla squadra dello scorso anno, io aggiungo invece, con l’arrivo di Pavard saremo sicuramente superiori, anche perché abbiamo la copertura su ogni ruolo e con una stagione che si presente davvero impegnativa, è la giusta quadratura del cosiddetto cerchio. Certo sono solo le prime due gare di campionato, quest’è vero, ma ho denotato in questa rosa una crescita esponenziale, con giocatori che si mettono a disposizione in ogni dove, spero solo che continui questo stato per molto tempo, perché sono loro gli attori principali che ci fanno sobbalzare il cuore a ogni giocata, ieri, per esempio, ce ne sono state alcune davvero fantastiche, solo il lavoro potrà dare conferma a questa mia affermazione, com’è d’altronde sintomatica in ogni tifoso nerazzurro. Ci vogliono ancora poco più di quattro giorni alla conclusione di questo mercimonio, che si svolge con il dio denaro sugli scudi, speriamo che ci porti quel quibus che completi l’organico. Cari amici speriamo solo che quest’anno possa essere, per alcuni giocatori in rosa, la volta buona per la definitiva consacrazione e che ci faccia lottare ed essere sempre più competitivi per raggiungere obiettivi importantissimi, perché noi siamo l’Inter e non possiamo restare al palo! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
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Finalmente il campionato!!!


Scritto Da il 20/Ago/2023

Chi ben inizia…! Tra i clamori e i flop di un calcio mercato che nel bene e nel male ha visto, credo che comunque non sia finito qui, sempre protagonista la nostra cara e amata Inter, sempre sotto la continua lente d’ingrandimento dei saccenti pallonari esperti di calcio mercato che non vedono l’ora (come di consueto) di screditare e gettare fango sui nostri colori. Tanti nomi eccellenti accostati alla nostra squadra, poi di fatto gli acquisti mirati sono stati ben altri, ma la constatazione è che se si parla di giocatori in vista Inter vengono richiesta cifre stratosferiche, mentre in contrapposizione se si devono vendere nostri giocatori, il pagamento risulta sempre essere risicato. Tutta questa manfrina, questa diatriba, secondo il mio punto di vista è generato da false attestazioni giornalistiche, tutto ciò non fa altro che porre la nostra società, con il cinese Zhang in testa, in un risalto negativo, come una masnada di accattoni che lesina una richiesta di risparmio di qualche milioncino, pur di fare l’affare. E’ deleterio credere che siamo davvero alla canna del gas, come vogliono far credere diversi giornalai accompagnati da ignoranti e saccenti, dirò di più supponenti oltre l’umana vergogna, di quei personaggi televisivi che pur di apparire in tv, esercitano il più vergognoso mercimonio possibile, come diceva il buon Josè: una prostituzione intellettuale senza pari, pur di screditare l’Inter. Non si può certamente negare che la squadra s’è un attimino indebolita, con la cessione di giocatori di un certo spessore, ma fermandoci e soffermando un istante e soppesando quelle che sono state le cessioni più eclatanti e delle quali le più sanguinose sono state quelle di: Onana (per carità ben pagato, con una plusvalenza senza pari) di contro sono arrivati Sommer e anche Audero, quella di Brozovic (sotto pagato) che ha preferito i milioni arabi e la mancata sostituzione adeguata del mercenario Skriniar. Mentre per altri non c’è stato il previsto piano di rinnovo e hanno preferito andare per altri lidi, vedi Dzeko, mentre di Lukaku preferisco non parlare, è davvero sconcertante il suo cervellotico comportamento. Certo i giornalai continuano ad affibbiarci nomi altisonanti, ma non bisogna acquistare quei quotidiani, che non sono buoni manco ad incartare il pesce, la suggestione poi fa brutti scherzi, direi di fidarci allorquando viene effettuata la presentazione, escludendo altri mercenari che hanno cercato di ottenere qualche milioncino in più, in sede di stipula di contratto, contravvenendo di fatto a tutto ciò che s’era formalizzato sino a quel momento. Emblematico il caso Samardzic, che ha fatto saltare tutto perché il suo entourage sperava di speculare più soldi. In questo caso io sto con la società, non si può essere ostaggio di personaggi loschi che si credono di rappresentare il nuovo Maradona, ma che di fatti altro non è che un buon giocatore, ma nulla più. Talvolta il rispetto e la parola data valgono più del denaro. Il calcio sta cambiando in maniera direi brutale, non è più come quello sport che ti faceva innamorare in cui sapevi che un giocatore era rappresentativo di una squadra, ora non fai in tempo ad affezionarti che di punto in bianco lo vedi con un’altra casacca indosso. Quel calcio che ci vede orfani di un degno rappresentante che ci ha lasciati: il mito sor Carletto Mazzone. Personaggio a volte scomodo perché non aveva peli sulla lingua, che osava contestare degli atteggiamenti a volte poco chiari, capace di essere il portavoce di una verità scomoda per alcuni che non riuscivano a farlo tacere. Ciao Carletto che la terra ti sia lieve r.i.p.. Per quello che concerne la gara disputata ieri, non mi dilungo tantissimo, avevo la necessità di alcune premesse doverose, ovviamente secondo il mio personale punto di vista, ci ha consegnato una squadra che ha esercitato un buon gioco, fatto di trame davvero belle, la cosa che mi è piaciuta: non siamo mai stati in sofferenza anzi abbiamo sempre comandato il gioco, com’è giusto che sia per una grande squadra. Credo negli acquisti sinora effettuati e mai come quest’anno abbiamo davvero una panchina lunga con ottimi rincalzi, se poi un Arnautovic lo puoi definire tale. La squadra è pressoché unita, la coesione è lampante nell’aiuto reciproco, per una grande squadra questo è l’elemento essenziale e poi anche chi subentra non fa rimpiangere chi esce è davvero importante. Ultima nota positiva l’aver ritrovato “el toro” cinico e capace di finalizzare il gioco dei compagni, il “puntero” che saprà farsi valere sempre più, in un campionato che credo lo vedrà davvero protagonista. Se il buon giorno si vede dal mattino, quest’anno ci sarà da divertirsi!!! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter. 
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Con il cuore, con la testa: ciao ciao!

Con l’ultima gara in trasferta a Torino, contro i granata, s’è concluso un campionato chiuso al meglio, ma con vari periodi in chiaroscuro, abbiamo però conquistato ben due trofei questo è vero, ma la stagione non è affatto conclusa, c’è ancora un epilogo davvero importante, che ci rende più che mai orgogliosi: la finale di Champions. Nelle ultime gare, tra campionato e coppe varie, abbiamo vinto undici gare su dodici, questo vorrà dire pur qualcosa? Rispondo assolutamente si, fa accrescere maggiormente il rammarico, per una seconda stella che si sarebbe potuta conquistare, ma tutto non è perduto pensando a ciò che si è vinto, considerando comunque che la nostra stagione era partita in salita già da subito. Specie quando sono stati stilati i calendari ed i gironi di Champions, tutti ci davano per spacciati, per com’era articolato il nostro. A bocce ferme però, abbiamo dimostrato che nulla è scontato, ogni cosa è da addivenire e bisogna giocarsela con il massimo impegno, perché nessuno parte già sconfitto, né tanto meno per quello che hanno dimostrato i ragazzi sinora, avendo dalla loro una caparbietà senza limiti. Chiudiamo questo campionato terzi in classifica, raggiungendo ancora una volta il piazzamento Champions, che solo qualche tempo fa sembrava una chimera, per carità tanti meriti per chi ha conquistato lo scudetto, dimostrando di essere la squadra più continua e sempre sul pezzo, mentre noi abbiamo avute delle flessioni, nei risultati, davvero preoccupante, fortunatamente tutto ciò è stato sovvertito successivamente alla sconfitta casalinga, che definirei del tutto immeritata, del 15 aprile contro il Monza, sicuramente poi i ragazzi hanno iniziato a prendere coscienza di quello che avrebbero potuto fare, interpretando al meglio un gioco che hanno ben sviluppato in campo, che sicuramente è nelle loro possibilità, giocando da vera squadra. La statistica ci porta a considerare la nostra classifica definitiva di questo triennio, il rammarico c’è ed è enorme, per come sono stati gettati alle ortiche gli ultimi due anni. Dopo lo scudetto, atteso da vari anni, dell’era Conte è arrivato un secondo posto e attualmente un terzo posto dell’era Inzaghi, che non mi stancherò mai di definire, sotto tono, per quello che era nelle nostre corde. A sprazzi s’è visto davvero un bel gioco, condito da giocate fantastiche e scambi da playstation, sugli scudi un po’ tutti in rosa, perché se viene finalizzato quello che si produce, dagli attaccanti, il merito è di tutti. S’è visto, specie nelle ultime gare, che i ragazzi hanno uno smalto direi davvero brillante, in campo dimostrano che possono ancora dare tantissimo, tutti si aiutano e la manovra ne beneficia. Permettetemi di fare un plauso ad un centrocampo davvero spettacolare, se poi su tutti questo Barella viene premiato con il titolo di migliore centrocampista italiano, qualcosa vorrà dire. Ma io a tutta la squadra darei un bel 7,5 per quello che hanno dimostrato e poi con un Lautaro in queste condizioni, un Lukaku che nella parte principale si sta ritrovando, con una retroguardia che rende sempre al massimo, con tanta fiducia in un domani, non troppo lontano, possiamo essere orgogliosi di poter contare su di un gruppo ben assortito, di ragazzi splendidi che suderanno la maglia per un traguardo alla nostra portata, certo lo spauracchio inglese toglie il sonno, quest’è vero, ma le gare vanno giocate, come ho già detto poc’anzi, al meglio delle proprie possibilità, se poi succede quello che succede, dobbiamo farci trovare pronti ad onorare una stagione al meglio, noi tifosi saremo lì pronti a osannarvi, ovunque e comunque siamo pronti. Noi qui a Fano ci ritroveremo in sede presso la cooperativa Treponti, dinanzi allo schermo gigante, per assaporare ed assistere a una bellissima gara, sperando che sia a forte tinte nerazzurre, perché mai come in questi casi l’unione fa la forza, in considerazione che l’Inter si ama a prescindere!  …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter. 
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