Inter Club Fano


Una vittoria sporca ma… vincente!

La grandezza di una squadra si denota, in talune occasioni, specie quando dove disputare anche quelle gare che vanno oltre il solito cliché, usando una frase cara al tecnico dei non colorati: conquistando una vittoria a corto muso, certo visto il solo risultato, ma noi almeno il primo tempo di occasioni ne abbiamo avute parecchie, e come ci accade da un po’, ne concretizziamo in maniera inferiore alle aspettative. Certo di fronte avevamo una squadra che merita tutti i punti in classifica che ha, con ambizioni europee che sicuramente sono alla loro portata, davvero un bel Bologna, capace di metterci in difficoltà in questa stagione, compresa una rocambolesca eliminazione di Coppa Italia, ma questa squadra è figlia di un ottimo tecnico che s’è fatto da solo, avendo nel suo dna la capacità di visione di gioco superiore al normale, in considerazione che anche quando giocava, dava disposizioni ai compagni, essendo di già un allenatore in campo. Chissà un giorno lo vedrei ben volentieri sulla nostra panca! Della gara spettacolare del primo tempo, teniamo presente quelle che sono le statistiche, in considerazione dell’unico tiro in porta felsineo, i ragazzi hanno spinto sull’acceleratore, creando ben tre nitide occasioni da rete e poi, della bellissima azione avvolgente, conclusa con la rete di Bisseck, ne vogliamo parlare? Per questo motivo nella prima frazione, non abbiamo fatto sviluppare il solito gioco rossoblù, che ha messo in difficoltà chiunque quest’anno, il nostro errore, forse è stato quello di abbassarci troppo nella ripresa, ma credo che nella mente dei ragazzi, sia subentrata la tensione della gara di Champions di mercoledì. Abbiamo avuto il braccino corto, lasciato più terreno agli avversari, ci siamo rinchiusi nella nostra metà campo, con sporadiche sortite offensive senza efficacia. I rischi sono dietro l’angolo quando effettui questo tipo di prestazioni, ma grazie alla nostra granitica difesa abbiamo concesso qualche tiro dal limite e mai realmente pericoloso. Comunque sono queste le gare che ti danno tantissima autostima, quando sei messo sotto pressione vengono fuori quelle peculiarità di un insieme sempre più che mai coeso, i ragazzi hanno fatto quadrato, volendo festeggiare il 116 compleanno della nostra gloriosa società, con una vittoria voluta a tutti i costi. Il divario appare sempre più consistente nei confronti delle inseguitrici, devono lottare per il secondo posto, anche perché come diceva Edoardo Bennato: …seconda stella a destra fino al mattino! Non può sfuggirci! La gara del Dallara ci ha purtroppo consegnato anche due ennesimi infortuni muscolari che saranno monitorati, ma credo che sia Carlos Augusto che Arnautovic, non saranno della contesa di Madrid, mercoledì, una gara che dovrebbe essere una battaglia visto che il Wanda Metropolitano sarà colmo sino all’inverosimile, con i colchoneros, letteralmente fabbricanti di materassi per via delle loro divise da gioco, non credo che vorranno addormentare la gara anzi, vorranno sovvertire e ribaltare il risultato dell’andata: la corrida sarà pronta, noi siamo pronti alla sfida anche perché nelle nostre file ci sarà il Toro per antonomasia, ma non credo soccomberà come accade, purtroppo, nell’enfasi spagnola! Ultima annotazione mi è piaciuta la dichiarazione del nostro Nicolino a fine gara, intervistato dalla Leotta, ha risposto a chi l’ha tacciato per cascatore, tutti addosso al nostro giocatore, il fantastico centrocampista funambolo della nazionale italiana che non si risparmia mai, ovviamente l’intervento su di lui non è stato così duro come potrebbe a primo acchito essere, ma neanche d’essere tacciato da colui che vuol ingannare l’arbitro, a memoria ricordo chi invece l’ha fatto sotto gli occhi del mondo pallonaro negando l’evidenza di un pallone entrato di un metro in porta, quindi di cosa vogliamo parlare. Se poi quelli che gridano ai quattro venti allo scandalo, dovrebbe essere ben lucidi nel guardare con occhio prono all’intervento che compie il genoano su Barella, interviene da tergo facendogli battere la schiena in malo modo, forse si potrebbe dissentire sulla concessione del rigore, per carità, ma dire che il nostro “barellino” abbia compiuto una simulazione, ce ne passa! Lo facessero per davvero i simulatori reali, non vogliono entrare in merito dei nomi, ma scusarsi dinanzi a milioni di telespettatori non è da tutti, anche se la sua reale intenzione non era quella dell’inganno: chapeau Barella!  …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

Leggi Tutto

Un altro poker servito…!


Scritto Da il 29/Feb/2024

Un altro poker servito…!

La prima esternazione che mi viene in mente, di getto, dopo ieri sera è: semplicemente fantastici! I ragazzi ieri dopo una decina di minuti, dove gli orobici hanno attaccato gli spazi, in modo forsennato, ecco che capito come attuare il modo per poter sciorinare un calcio davvero piacevole, hanno preso le misure, iniziando a giocare come sanno. Una gara mai messa in discussione, se il primo tempo è finito solo con due reti di vantaggio è solo per la casualità del momento. Darmian, pregevole la sua gara, ha sbloccato il risultato, ma è anche vero che s’è divorato il raddoppio, alla stessa stregua possiamo riferirci a Lautaro sempre più goleador di questa squadra, che ha timbrato una traversa impressionante, ha concluso in malo modo in un’altra, ma ha poi realizzato una rete fantastica, impallinando Carnesecchi, incolpevole su quel fantastico tiro. Ritengo di affermare che questa squadra non è mai doma, continuando anche nella ripresa a giocare come sa, lasciando agli avversari solo le briciole, continuando a pigiare sull’acceleratore, sino a quando ha infilato l’ennesimo poker servito, sul prato verde di un San Siro straripante d’emozioni. Non credo di essere smentito quando affermo, che l’Inter attuale non solo è straordinaria, ma ha tutto i requisiti necessari per distruggere l’avversario di turno, attualmente non c’è partita con chiunque, devono soggiacere alla generazione padrona dei ragazzi fantastici, di un mister, Simone Inzaghi a cui si deve riconoscere che, da oltre due anni questa squadra gioca il migliore calcio non solo in Italia, ma che è stato esportato anche all’estero. Ennesimo Clean sheet, per una difesa impenetrabile, con un portiere che anche ieri sera ha fatto sonni tranquilli, merito di tutta la squadra che non presta mai il fianco agli avversari, anzi lotta e combatte in ogni zona del campo. Oramai il divario è consolidato, il più dodici sui non colorati torinesi e il più sedici sui cuginastri è la dimostrazione dell’assoluta supremazia nerazzurra, credo che continuando in questo modo i giochi, per il titolo, saranno fatti con diverse giornate d’anticipo, mi piacerebbe pensare che venga fatto nel derby di ritorno, così sapremo mortificare ancor più i saccenti rossoneri, e su tutti lo zingaro e padre Pioli, che continua a professare di avere una rosa competitiva, potrebbe anche essere vero, ma il divario recita diversamente. Noi siamo l’Inter e non ce ne per nessuno, dovranno tutti abbassare il capo dinanzi alla nostra supremazia devastante. Spero solo che Davide Frattesi, il nostro jolly, capace di segnare una rete ogni qual volta viene chiamato in causa, non sia grave il suo infortunio, perché al momento abbiamo bisogno di tutti per scrivere la nostra storia, la strada è stata delineata, bisogna solo perseguirla senza troppi scossoni, raggiungendo un’apoteosi che oramai è dietro l’angolo: l’Inter è il nostro credo, il nostro orgoglio, il nostro amore indiscusso! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

Leggi Tutto

Sempre più Inter: vera forza nell’organico!

Nello stadio di via del Mare, nel capoluogo salentino, s’è consolidata una squadra che al momento, ha mostrato di non avere alcun limite. Se tempo addietro il turnover ci ha fatto paura, attuato con una formula diversa dal solito, forse per la diversa qualità tecnica della rosa, non questa volta e di tutto ciò bisogna dare il merito al nostro tecnico, quel Simone Inzaghi tanto bistrattato in passato, capace questa volta, di tenere sulla corda un gruppo di giocatori fantastici. Certo disputare una gara con ben 7 titolari fuori, sarebbe stato deleterio per chiunque squadra, ma non per il nostro mister che ha catechizzato al meglio i degni sostituti, che sia ben chiaro figurerebbero da “prime donne” in qualsiasi altra squadra di vertice in serie A. Nella fattispecie voglio spendere alcuni aggettivi per taluni giocatori, che non trovano spazio solo perché le gerarchie “inzaghiane” hanno altri fattori determinanti. In particolare voglio citare il giovane Asslani che, con quei piedi così “educati” che possiede, può fare davvero la differenza e lo si è visto ieri pomeriggio, fantastico il passaggio in profondità, d’esterno per Lautaro che ha appoggiato in rete la sua centesima rete in nerazzurro. Ma l’intelligenza tattica del gioiellino albanese, è davvero impressionante che non s’esprime del tutto, solo perché dinnanzi ha un mostro sacro come Calhanoglu, ma il ragazzotto sarà il futuro e con questo presente, dobbiamo solo attendere l’evoluzione e la sua crescita. In una sola parola: astro nascente! Come non parlare di un ragazzo che attende, pazientemente, il suo turno, ma quando viene chiamato in campo esprime tutto il suo valore, in quelle fantastiche sgroppate, il senso del goal e del passaggio ultimo come eccelso rifinitore di cui dispone il bravissimo Davide Frattesi, anche ieri uno dei migliori in campo: inarrestabile! Ci sarebbe da parlare tantissimo dei ragazzi in campo ieri pomeriggio, ma non voglio di certo tralasciare l’olandese volante, quel de Vry che, come il vino, invecchiando migliora sempre più, punto fermo con la consapevolezza di saper dirigere e giocare al meglio in una difesa che spesso cambia gli attori: una roccia! Ieri, secondo il mio modesto parere, i ragazzi sono stati tutti all’unisono ben oltre la sufficienza, con la determinazione che questa volta nulla ci potrà sfuggire giocando in questo modo, anche perché sono molteplici le frecce nella faretra di Inzaghi, pronte a essere scagliate contro le difese arcigne avversarie. Certo bisogna ora più che mai, avere la certezza che al momento non s’è fatto ancora nulla, tutto è da addivenire, ma con l’accrescimento dell’autostima e il divario di punti che si sta creando, abbiamo davvero tantissime possibilità di sognare, parafrasando un noto brano di Bennato: … seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto sino al mattino!!! Dovremo essere orgogliosi di mostrarla, accanto al nostro emblema, perché c’è sfuggita una volta, ma credo che ciò non si verificherà: questa volta sarà nostra, dobbiamo crederci con forza e veemenza, annichilendo gli avversari di turno con la nostra voglia di vittoria, perché la vera forza dell’Inter attuale è la coesione e il gioco collettivo. Mercoledì si preannuncia una gara alquanto ostica con l’Atalanta, una squadra che non ha un volto ben preciso, che contro di noi fa sempre la gara della vita, ma la squadra orobica vista ieri contro i cuginastri è apparsa davvero ben poca cosa, io ci credo e come me la maggior parte degli amanti di questi colori a parte i gufi che attendono una nostra disfatta, che al momento sono rimasti incollati al loro trespolo, in attesa, ma per loro non c’è gioia i loro pensieri negativi nei nostri confronti, sono la nostra forza. È poi con un Lautaro Martinez in questi termini, cosa vogliamo di più? Il nostro “puntero” ieri pomeriggio s’è laureato con un bel 101 e lode, scalando la classifica dei bomber nerazzurri, sorpassando calciatori del calibro di Cristian Vieri fermo a 123 reti, Maurito Icardi a 124 reti, conquistando l’ottavo gradino in assoluto con ben 127 reti in totale in nerazzurro, puntando Nyers fermo a 133. Comunque vada credo che per questa stagione avrà ancora la voglia, come diceva un telecronista partenopeo di …gonfiare la rete!!! Forza ragazzi voi siete la nostra forza, il nostro orgoglio e non vi lasceremo mai soli, perché l’Inter si ama prima di ogni altra considerazione!!!  …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

Leggi Tutto

La forza del gruppo!


Scritto Da il 18/Feb/2024

La forza del gruppo!

Il venerdì di campionato ci consegna una squadra che ha disputato una gara semplicemente fantastica, a tratti irresistibile per gli avversari di turno. Certo si sarebbe potuto affermare che il testa coda di campionato, era una gara destinata a un unico risultato la vittoria nerazzurra, però alcuni giornalai hanno anche affermato, davvero fiduciosi, che quest’incontro avrebbe potuto nascondere insidie letali per la capolista. In qualunque caso Inter contro la Salernitana ha disputato una gara fantastica, nei primi venticinque minuti ha disputo un incontro nel quale è emerso, per gli avversari, un effetto ingiocabile, senza la possibilità di difendersi e provare a far gioco, calpestati dalla vigoria dei ragazzi che hanno creato occasioni in serie. E’ Risultato abbastanza facile, vista la voglia dei nostri giocatori di avere la meglio dell’avversario, compiendo in questo modo, l’ennesimo passettino in avanti, e con il senno del poi, è ottimale visto il pareggio dei non colorati a Verona, con il distacco che aumenta. Questa volta il mister non è caduto nella tentazione di fare un ampio turn-over, in vista della partita di martedì in Champions, come ha fatto due anni or sono, lasciando via libera ai cuginastri servendogli uno scudetto su di un piatto d’argento. Quella sberla ricevuta, che è come una ferita che ancora sanguina, che non si rimargina tanto facilmente, credo che tutto questo malessere procurato, gli sia servito e sono certo che errori simili non ne farà più. Punterà a ogni incontro al meglio delle sue possibilità, anche perché con giocatori così motivati com’è possibile tenerli fuori dalla gara? Altra gara in cui i nostri bomber hanno fatto la differenza, realizzando: Lautaro la 20esima e Thuram la 10ma rete, cosa volere di più da questi ragazzi? Certo sono supportati da tutta la squadra, con una manovra corale che è un piacere agli occhi, a tratti il gioco per gli avversari appare davvero “ingiocabile”, scusate il termine riproposto, ma è l’unico sostantivo per rendere al meglio la forza di questa squadra. Voglio puntualizzare che ciò non deriva dal fatto che abbiamo annichilito la Salernitana, potrebbe apparire sin troppo facile, ma lo stesso è accaduto anche con squadre più quotate, se poi anche venerdì sera Sommer ha giocato più palloni, con i piedi, degli avanti amaranto, vorrà dire pur qualcosa? Sicuramente si, tutto funziona alla perfezione, grazie anche a un’armonia che si è creata nello spogliatoio che fortifica sempre più la coesione del gruppo, perché l’aiuto reciproco è la forza in più del gruppo, al di là dei valori tecnici appartenenti a ognuno e la vigoria fisica in questi casi è la conseguenza che vincere ti far star bene, poi se lo si fa in questo modo, allora la propria autostima risulta essere sempre più ai massimi termini. Cosa dire in più? Io mi sono divertito tantissimo, mai in apprensione, i ragazzi hanno fatto ciò che hanno voluto, spingendo sull’acceleratore e rallentando a proprio piacimento il gioco, secondo la tempistica del momento, con il conseguente risparmio delle proprie energie, fisiche e mentali. Spero solo che anche Arnautovic si sia sbloccato in maniera definitiva, diventando determinante quando verrà chiamato in causa: abbiamo bisogna anche di lui nel proseguo del campionato, e di tutti gli impegni che si succederanno da qui sino alla fine. La bellezza di questa squadra è il gioco nell’insieme, per questo bisogna anche dare merito al nostro mister, un Inzaghi tanto bistrattato ma certamente il fulcro per questa squadra, ha creato un bel gruppo tenendo tutti sulla corda facendo in modo che quando vengono chiamati in causa sono tutti pronti. Un’altra nota positiva è stato il debutto, senz’altro più che positivo, dell’ultimo acquisto, quel Buchanan, sinora oggetto misterioso, ma che s’è rivelato davvero un ottimo giocatore e sono certo che avrà le sue chance per poter esprimere quelle potenzialità che ha fatto vedere negli sparuti minuti che ha avuto a disposizione venerdì. Archiviato per il momento il campionato, testa all’incontro internazionale: ci aspetta l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, indimenticato centrocampista nerazzurro del passato. Credo sarà una bellissima partita, visto che entrambe le squadre giocano a specchio in maniera speculare, ma i ragazzi sapranno meritarsi il nostro calore, il nostro supporto che sarà determinante per l’unico obiettivo per poter proseguire: la vittoria. Forza ragazzi siamo con voi, anche senza vessilli significativi, la nostra voce sugli spalti vi farà sentire la nostra voglia di accompagnarvi verso l’unico traguardo possibile, il passaggio del turno. Perché l’Inter è il nostro unico e vero amore: come te nessuno mai!  …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

Leggi Tutto

I due volti dell’Inter!


Scritto Da il 11/Feb/2024

I due volti dell’Inter!

Veni, vidi, vici: parafrasando la storica frase di Giulio Cesare della vittoria contro l’esercito di Farnace II, i ragazzi ieri sera hanno conquistato dei fantastici tre punti nella campagna di Roma, giocando una gara dai molteplici aspetti, che hanno determinato la caparbietà della ricerca del risultato da grande squadra. Le premesse non sono state positive, in un primo tempo a lunghi tratti dominato dai giallorossi, anche se era l’Inter a passare in vantaggio, per poi farsi sorprende con il ribaltamento del risultato a fine dei primi quarantacinque minuti. Certo abbiamo subito due reti con errori madornali che non commettevamo da tantissimo tempo, ma ci sta tutto, vuoi per l’agonismo romano, vuoi per la nostra voglia di recuperare quanto prima l’errore di aver lasciato libero Mancini in occasione del pareggio, ecco che poi si lasciano certi spazi che non sono certo da noi. E poi la rete dell’italo-egiziano-romano, ne vogliamo parlare? Ha percorso indisturbato una prateria a disposizione, e poi concludere a rete con un tiro che è stato oggetto di una palese condivisione, della dea bendata, che l’ha certamente l’ha aiutato: eccome! Mi fa piacere la dichiarazione a fine gare dei ragazzi su tutti, quelle di Bastoni, che ha rimarcato il loro primo tempo che è stato interpretato al di sotto delle loro possibilità, è anche vero che però era raggiante per la sua rete del definitivo “the end”, di una gara sovvertita da un secondo tempo magistrale. Sicuramente negli spogliatoi, si saranno guardato negli occhi, e con coesione hanno ben inquadrato la possibilità di riuscire a portare a casa la vittoria. Tant’è che è bastata anche una chiamata di Inzaghi squalificato, che sicuramente avrà acceso in loro la fiducia, nella possibilità di condurre in porto la gara, nonostante le avversità climatiche che in un certo senso aiutano chi gioca di rimessa, essendo in vantaggio. Fortunatamente così non è stato, i ragazzi sono entrati in campo con il piglio giusto, quello della grande squadra che vuole sovvertire lo status quo, così dopo una mangiata di minuti è arrivata la rete di uno straordinario Marcus Thuram, sempre più parte integrante di questa squadra. Quando il toro è leggermente appannato, ecco che il francesino ci pensa lui, con quella classe che è insita nel suo essere: davvero un bel giocatore! La gara nella gara ha mostrato, se ancora qualcuno non l’avesse rimarcato, la straordinaria capacità di far gioco, di far girare la palla, con quella voglia di ottenere un risultato attraverso l’unico sistema conosciuto: il gioco! E’ assurdo quando s’impegnino le meningi dei detrattori dell’Inter per trovare un minimo appiglio per contestare una palese vittoria, apparsa evidente a tutti, in special modo rappresentanti della sponda giallorossa, su tutti il tecnico De Rossi e il giocatore Mancini che, nell’intervista post gara, hanno definito assolutamente legittima la vittoria nerazzurra, ma in talune persone ciò non è apparsa tanto limpida, si cerca il sotterfugio, il presunto aiutino. Il massimo l’ho ascoltato al riguardo del presunto fuorigioco di Thuram che, essendo in posizione errata che seppur non influente, avendo toccato Rui Patricio quindi, secondo la legislatura pallonara, la rete di Acerbi andava annullata. Mi chiedo ma questi ci sono oppure ci fanno? Non basta giocar bene e dimostrare sul campo il proprio valore, tocca sempre combattere con queste persone la cui bile ha pervaso tutti i neuroni del loro inutile cervello, capace di partorire e discernere motivazione che non stanno né in cielo che in terra. Il loro rosicamento è la nostra forza, quella di lottare sempre soli e contro tutti, ma grazie al supporto dei tifosi anche ieri encomiabili, si possono raggiungere traguardi indicibili. Noi non ci facciamo mancare nulla, le nostre emozioni vanno a mille, e proseguiremo per la nostra strada, come recitava un vecchio adagio: più nemici più onore. Combatteremo sempre con le nostre armi: la lealtà, la forza e la consapevolezza di essere davvero una grande squadra, e poi siamo l’Inter cosa aggiungere altro, nulla!!!  …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

Leggi Tutto

Dominio nerazzurro…!


Scritto Da il 5/Feb/2024

Dominio nerazzurro…!

Ebbene sì, un’altra vittoria a “corto muso”, ma voglio sottolineare che in nostro non è come quello “dell’acciughina livornese”, abbiamo dominato una gara che da più parti definivano come la madre di tutte le gare, molto importante ai fini del raggiungimento del tricolore, secondo me non è così, anzi, siamo ancora lontani dal definire la vittoria di ieri come essenziale ai fini della conquista del campionato, importantissima questo è vero, ma non definitiva. I ragazzi hanno disputato una gara sontuosa al cospetto di una squadra, i non colorati torinesi, che si sono dimostrati quelli che sinora hanno fatto vedere: un non gioco, tutto concentrato sulla ripartenza, e se vogliamo definire che, nei novantacinque minuti e passa di ieri, una squadra ridimensionata al nostro cospetto, questo sì! Il risultato è davvero bugiardo e mi viene da sorridere, nelle varie trasmissioni televisive private, presunti giornalai juventini affermare che si è vinto grazie a un’autorete, allora queste persone hanno davvero il cervello in panne, affermare una cosa del genere vuol dire avere davvero il para-occhi. Devono ringraziare l’abilità del loro portiere se non è finita con un risultato più sontuoso, un palo di Calhanoglu che grida ancora vendetta. Poi ne vogliamo parlare dell’ennesimo errore sotto porta di Arnautovic? Certo Szczesny ha fatto una grandissima parata sul tiro dell’austriaco, ma un’attaccante del suo lignaggio, non può fallire un’occasione simile. Per non parlare della bellissima risposta su tiro a colpo sicura di Barella, su assist di Dimarco, non facile ma bellissima la coordinazione del nostro Nicolò. Voglio rendere merito a tutti i ragazzi per la prova offerta ieri sera, in ogni reparto sia ben chiaro, ma devo dare il giusto merito a due giocatori in particolare: Hakan Calhanoglu grandissimo giocatore che si sta integrando sempre più nel tessuto nerazzurro con la dimostrazione, sempre più convincente, che è parte integrante di questa squadra, capace di lanci illuminanti e di un’intelligenza tattica fuori dal comune, per questo il mio ringraziamento ai cugini rossoneri, sarà sempre profondo, per avere lasciato partire un simile giocatore. Discorso particolare per un giocatore che invece sta cercando di essere determinante, al suo primo anno, capace di fare le due fasi in modo eccellente, ma di questo non avevamo dubbi, le sue doti le aveva già espresse al Bayern di Monaco, un “usato sicuro”, che anche ieri sera ha disputato una sontuosa gara, annichilendo gli avanti non colorati e proponendosi, come in occasione della rete nerazzurra, in modo convincente: sto parlando di Pavard. Anche se il direttore del Corriere dello Sport, il tuttologo saccente giornalaio, tale Zazzaroni, l’ha definito un buon giocatore e nulla più, tra l’altro pagato profumatamente, ma che non valeva i soldi spesi. Caro il mio “Zazzeroni” farlocco, prima di emettere sentenze e parlare dei giocatori nerazzurri, dovresti prima di tutto documentarti e attendere il compimento della stagione, per ora noi ci teniamo stretto il francesino, e poi se questi sono i presupposti, a fine stagione ne riparleremo. In buona sostanza, certo parlare di solo due calciatori appare oltremodo riduttivo, per il semplice motivo che tutti i ragazzi hanno giocato ben oltre la sufficienza, c’è chi in pagella ha dato un 5,5 a Lautaro, sicuramente non è stato brillante come al solito, ma il “toro” il suo lo fa sempre, è costantemente una spina nel fianco delle difese avversarie. A noi sta bene così, dopo tutto è il capocannoniere principe del campionato e se poi tira il fiato un pochino, va bene uguale. La rivincita di Inzaghi, capace di dare a questa squadra un gioco a tratti fantastico, se vogliamo trovare il cosiddetto pelo nell’uovo, la sua pecca principale è non avere in panchina degli attaccanti all’altezza dei titolari, avrebbe dovuto imporsi maggiormente in società cercando delle alternative valide. Arnautovic non può giocare nell’Inter, forse da giovane era tutt’altra cosa, ma ora gioca prevalentemente da fermo e rallenta la squadra e poi se continua a mangiarsi goal simili, mette in sofferenza tutti dai giocatori a noi tifosi, per l’Inter ci vuole ben altro! Ora testa al recupero delle ingenti energie profuse ieri sera e pensare, lavorando bene, al prossimo incontro, a Roma contro i giallorossi, ci attende una gara fondamentale per il prosieguo del nostro campionato, in considerazione che il mese di febbraio sarà davvero infernale, nel quale ci saranno tante gare e dove si deve, gioco-forza, attingere dalle risorse di tutti i giocatori in rosa. Nulla è scontato ogni gara una battaglia, noi siamo fieri dei nostri guerrieri, perché allo stato attuale non si fanno prigionieri, noi siamo l’Inter e la nostra fame è atavica, pronti a tutto per l’unico scopo: la vittoria!!! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

Leggi Tutto

A corto… muso!


Scritto Da il 29/Gen/2024

A corto… muso!

Usando una terminologia cara a quel chiacchierone, tale mr. Burns, fantomatico allenatore dei non colorati, ho voluto dare il titolo a queste mie considerazioni, però devo fare un distinguo, che è basilare. Il corto muso del succitato allenatore era dovuto alla costatazione che, sino a poco tempo fa, la sua squadra vinceva, accontentandosi del golletto rimediato, di riffa e di raffa, fornendo sul terreno di gioco, un non gioco fine a sé stesso, continuando in questo modo, sino a quando ha trovato e inseguito un filotto che gli ha fatto crescere tantissima autostima. Diversamente il nostro corto muso è stato delineato, da molteplici e diversi aspetti molto importanti, nell’economia della gara, spiego meglio. Se siamo la squadra che è meno battuta e ha realizzato il maggior numero di reti nel campionato di massima seria, vorrà pur dir qualcosa, di conseguenza i ragazzi ieri sera hanno fatto una gara “tignosa”, mettendo sul campo tantissima determinazione, giocando la proverbiale gara da “provinciale”, ribattendo colpo su colpo, ma creando in varie occasioni i presupposti per poter fare più reti, non concretizzando per questo le tante occasioni create, mentre in talune gare i non colorati hanno difeso strenuamente l’unica rete realizzata. Altro aspetto fondamentale credo, con quello accaduto ieri sera, sia stato una volta per tutto cancellato il dubbio del complotto ai danni di tutte le squadre a favore dei nostri colori, perché un rigore simile, quello sanzionato per quell’uscita imprudente di Sommer, è stata fischiato con troppa facilità, non considerando, come si denota dal frame posto da cappello a quest’articolo, che Sommer prende prima il pallone e poi conseguentemente il volto di Nzola. Sicuramente non poteva fare altrimenti visto che era proteso in quell’uscita, non poteva certo tirarsi indietro, né tanto meno scomparire. Mi preme altresì sottolineare, come i giudizi degli addetti ai lavori non sono mai uguali, talvolta discostano gli uni dagli altri, si grida allo scandolo per questo intervento, ma nessuno ha detto che in Cagliari Milan di due anni fa, l’uscita ancor più sconsiderata di Maignan, che non prende assolutamente il pallone anzi colpisce il giocatore del Cagliari, non fu fischiato il calcio di rigore definendo quello un normale scontro di gioco. Questa disamina fu dettata dall’esporto di Dazn, l’ex arbitro Marelli, che definì normale quell’uscita assassina, mentre ieri è stato da più parti concordato come rigore sacrosanto.

Io dico a queste persone una volta tante fate la pace con il cervello, essere razionali e realisti non guasta: anzi! Alla fine però quello che mi è piaciuto ieri sera, è stata la voglia di vincere dei ragazzi, pronti al sacrificio totale, consci che due terzi del centrocampo titolare era assente, come anche il braccetto di sinistra. Però è altresì vero che bisogna ammettere, comunque, che i sostituti sono stati all’altezza, in considerazione che hanno reso possibile il risultato come tutti i compagni, ribattendo colpo su colpo, degli avversari viola, in ogni parte del campo. Secondo me la gara di ieri al Franchi, ha posto un tassello importante verso un traguardo alla nostra portata, se comunque riusciamo a essere una squadra giocando come sappiamo, nulla ci è precluso. Intanto siamo riusciti a riprenderci il posto che ci compete, la vetta del campionato, affrontando la squadra torinese con la possibilità di incrementare il vantaggio nei loro confronti, ma anche di lasciarlo invariato, considerando che avremo anche una gara da recuperare contro l’Atalanta a fine febbraio. Tutti questi presupposti ci potranno dare la certezza che dovremo si, lottare in tutte le gare che disputeremo in febbraio, ma è altresì vero che terminato questo tour-de-force, sapremo dare un senso alla nostra stagione in una prospettiva futura davvero rosea, ma dovremo essere quell’Inter perfetta macchina da guerra vista sinora, senza sbavature ne errori palesi di leggerezza, che talvolta vengono compiuti con superficialità. Intanto abbiamo implementato la nostra bacheca con la conquista dell’ennesimo trofeo, che appare verosimilmente cucito addosso al nostro mister Inzaghi, che attualmente è il tecnico più vincente in Italia di questo trofeo. Consapevoli che febbraio tra l’altro, sarà anche il mese della ripresa della Champions in cui ci dovremo affrontare con gli spagnoli dell’Atletico di Madrid, in uno scontro che ci potrà portare in paradiso oppure sprofondare, in caso di risultato negativo, nel più profondo degli inferi, tutto però a tempo debito, ora bisogna lavorare in questa settimana con la consapevolezza che battere i non colorati torinesi, sarà la prerogativa principe della nostra stagione, se realmente vogliamo creare e ambire a qualcosa d’importante. Domenica 4 febbraio alle 20.45, scoccherà l’ora della verità e sino alle 22.30 o giù di lì, nessuno potrà essere tranquillo di un risultato che vogliamo ottenere con tutte le nostre forze, i ragazzi in campo, saranno supportati da un tifo senza limiti in uno stadio colmo sino all’inverosimile: forza ragazzi noi ci siamo e siamo sicuri che lotterete per noi, infondendo nei nostri cuori tantissimo orgoglio: noi siamo l’Inter e non c’è altro! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

Leggi Tutto

Una superiorità imbarazzante!


Scritto Da il 14/Gen/2024

Una superiorità imbarazzante!

Piccola considerazione prima di rendere onore alla bellissima gara di ieri sera, mi preme sottolineare che dopo una settimana dove ci hanno tacciati per i predatori del campionato, di essere aiutati in lungo e largo come se fossero stati gli arbitri a fare lo score che abbiamo ottenuto durante le 19 giornate di campionato. Di errori arbitrali e del var ne hanno usufruito un po’ tutti e non solo l’Inter, ragione per cui ognuno deve guardare in casa propria senza gridare allo scandalo per un qualcosa che si verifica e che viene guardato con l’occhio del becero tifoso e non da sportivo. I nostri detrattori e non solo i giornalai al servizio dei club più in vista, devono verificare il reale stato delle cose, considerando che talvolta il lupo si traveste da agnello, quando non riesce a ottenere quello che vuole, a buon intenditor. Credo che nei ragazzi sia subentrato una sorta di chiusura da tutto ciò che preveniva dall’esterno e che si siano concentrati nella gara del Brianteo, e per come s’è conclusa, dico in maniera più che positiva. Veniamo a ciò che è accaduto ieri sera, forse i ragazzi ricordando ciò che è accaduto lo scorso campionato, nel quale i brianzoli ci sottrassero ben quattro punti su sei, questa volta però i ragazzi sono partiti a spron battuto annichilendo gli avversari, se solo dopo un quarto d’ora avevamo posto le basi per un successo del tutto meritato: 2 a 0 e partita in discesa! Non riesco, a mente fredda, nel riconoscere un solo giocatore nerazzurro sotto la sufficienza, anzi tutti ben oltre. Sugli scudi metterei come di consueto ben tre giocatori, nell’ordine un Hakan Calhanoglu infallibile dal dischetto, davvero una sentenza, ma anche stoccatore quando si presenta l’occasione. Quindi il capocannoniere della serie A, il nostro Lautaro Martinez con ben diciotto centri, giocatore a tutto campo capace d’impostare ma letale nel momento di finalizzare, ma del suo partner d’attacco ne vogliamo parlare? Quel Marcus Thuram davvero eccezionale, mai egoista che favorisce il compagno meglio piazzato, regalando dei cioccolati solo da scartare, vero Calhanoglu; ma poi mettendosi in proprio realizza una rete fantastica, rendendo più che plausibile quella manita che gratifica una sontuosa gara di tutti, di fatti esorcizzando lo spauracchio Monza che tutti credevano ci fermasse, specie quei gufi che si logorano il fegato vedendoci vittoriosi, ecco che sono stati serviti: ci vuol ben altro! Godiamoci questo più cinque sui non colorati torinesi, sperando che lo “Scansuolo” non si comporti come al solito da modesto sparring partner, ma dimostri il proprio valore con un Berardi motivato e motivatore per i suoi compagni. La gara perfetta direi non esiste, ma ieri sera i ragazzi hanno disputato una gara che davvero rasenta la perfezione, peccato solo per l’ammonizione di Hakan che dovrà saltare la prossima gara in casa della viola, mentre sarà presente nel neonato torneo di Supercoppa contro la Lazio. Per noi tifosi sarebbe stato più consono la squalifica contro la squadra capitolina e ritrovarlo magari in finale di Supercoppa e quindi in formazione a Firenze, come accade in questi casi purtroppo, bisogna fare di necessità virtù. Il potere economico nel calcio prevarica sempre più quelle che sono le condizioni essenziali nel calcio, mi chiedo ma era così necessario imporre alle squadre il tour de force in Arabia Saudita? Perché cambiare la formula di conquista di questo trofeo? Che senso ha gratificare chi è arrivato secondo in campionato e la perdente della finale di Coppa Italia? Sono delle domande che avrebbero sicuramente meritato delle risposte consone, da chi ha organizzato tutto ciò, certo esportare il nostro miglior prodotto, il calcio, in quella terra che ha fame di pallone, avrà sicuramente fruttato tantissimi milioni da destinare a pioggia sulle squadre partecipanti, con il benestare del consueto agio della Federazione, a cui importa incamerare soldi freschi, infischiandosene delle tante gare da mettere nelle gambe di giocatori che avranno comunque ancora tantissime gare da disputare sino alla conclusione dei vari tornei. Credo che tutto sia stato accettato con il placet delle società anch’essa affamate di nuovi introiti. Il calcio è spettacolo e tutto ciò è conseguenziale, ma è anche vero che ci sono degli obiettivi stagionali da centrare, non si possono vanificare tutti gli sforzi compiuti sinora, solo con la certezza di centrare qualche obiettivo scegliendolo a discapito di un altro. Il gioco del calcio non è una scienza esatta, oppure come direbbero chi ne sa di più: il pallone è rotondo e non si può prevederne la corsa finale. In casi come questi bisogna avere un elevato grado di giudizio e raziocinio, cercando la soluzione migliore per non aggravare di acido lattico, per le tantissime gare da disputare, i calciatori che potrebbero avere delle ripercussioni muscolari. Tutti noi facciamo i consueti debiti scongiuri, affinché i nostri giocatori possano ritornare in Italia integri, con la testa libera per affrontare gli impegni successivi, che sono davvero importanti per noi come il campionato e la Champions. Io credo che di questo ennesimo trofeo da esporre in bacheca non porterà tanta fama al nostro club come potrebbe essere la vittoria del campionato oppure un buon piazzamento finale in Champions, sono questi i trofei che ti rendono giustizia, la supercoppa lasciamola a chi necessità di questa gratifica: noi non sappiamo cosa farne! Ovviamente queste sono considerazioni da tifoso, da chi ama questi colori, è altresì vero che sia Inzaghi che la società vorranno centrare questo ennesimo trofeo, contrariamente da tutto ciò che ho espresso in precedenza, chi va in campo e gestisce ogni cosa sono coloro che sono demandati a questi compiti, noi dobbiamo solo accettarli e non lesinare il nostro apporto di tifo incondizionato, perché torno a ripetermi: l’Inter si ama a prescindere da ogni altra considerazione!    …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

Leggi Tutto