





Pali e… patta!!!
Si attendeva il derby con ansia e tanta voglia, per il semplice motivo che i ragazzi erano carichi oltre il dovuto, al fine di rendere il dovuto “premio” a chi ha conquistato ed è stato premiato oltre il dovuto, specie nelle ultime due stracittadine. Al termine della gara la bile era così alta che ho dovuto attendere il giorno successivo, per affidare all’ipotetico foglio di carta le mie sensazioni vissute ieri sera. A bocce ferme si è più razionali, evidentemente però non tutte le tossine accumulate sono state espulse, tant’è che leggendo qua e là commenti dei giornalai e dei “tifosotti” inutili delle altre squadre, hanno tutti evidenziato la grande prova del Milan, ma de che, in tutta la gara ha fatto tre tiri in porta, ovviamente considerando anche la rete. Il resto come una provinciale, tutti chiusi dietro e ripartenze, questo il gioco spettacolare che ha da sempre pubblicizzato quello scellerato e inconsistente saccente “dio pallonaro”, che non oso neanche pronunciarne il nome tant’è il ribrezzo che porta il solo nominarlo. Forse noi siamo stati un po’ molli al loro cospetto, che di riffa o di raffa aggredivano il nostro portatore di palla, cercando di limitare i danni, ma le statistiche mio caro sopravvalutato allenatore portoghese, parlano d’altro e non di una grande squadra che ha giocato in modo magnifico, anzi molto speculare: queste le statistiche. Possesso palla a nostro vantaggio con una percentuale disarmante per i cuginastri, 62 a 38, veniamo alle conclusioni tiri in porta 6 a 4, fuori 8 a 1, respinti 3 a 5, forse non potranno dire nulla per chi li legge, ma è la foto della gara fatta dal Milan che ha solo amministrato lo striminzito vantaggio, gentile concessione dei ragazzi, di fine primo tempo e poi? Il nulla assoluto nel secondo tempo, hanno cercato solo di limitare i danni, la rabbia viene al solo pensiero che ci stavano riuscendo, in considerazione che nel corso della gara ci sono state annullate ben 2 reti per fuorigioco, per carità c’erano tutti, e la terza per un fallo di Dumfries nei confronti del maestro di rissa Theo, paladino farlocco dell’antipatia. Mai come ieri sera la dea bendata era da tutt’altra parte, forse sul Meazza veleggiava il fato benevolo di un santo tutt’altro che meneghino, forse di quella zona tanto cara al cappellone arruffone, che stava godendosi il momento, in previsione di una loro vittoria che avrebbe fatto il vuoto in classifica. Invece come si dice in questi casi i conti bisogna farli alla fine, tant’è che in ultimo è stata resa giustizia e tutto è rimasto immutato. Pensando a quello che poteva essere potevamo essere a meno 1 oppure a meno 5, tutto in attimo, quell’attimo che può cambiare ogni cosa e la sorte di una stagione. Questa mia ultima analisi deriva dalla considerazione che, dopo tutto quello accaduto in campo, potevamo perdere una gara dominata per lunghi tratti, tant’è che c’era più gente nell’aria di rigore del Milan, che nelle sagre di paese, ma sarebbe stata davvero una beffa senza precedenti dopo i tre legni colpiti a distanza di poco, in una supremazia netta e poi del rigore netto non concesso, ne vogliamo parlare? Davvero assurdo! Questa è la risposta di tutti coloro che inneggiavano alla Marotta’s League e con quest’ultimo gli episodi molto discutibili stanno diventando tanti, ed è comprensibile lo sfogo del nostro tecnico, in maniera moderata ha rappresentato il proprio disappunto, di tutt’altra natura rispetto all’accesa pantomima messa su da quell’altro individuo, in occasione di un rigore certo e netto, ma si sa la classe è innata, con tutti i soldi che puoi avere, non puoi certo acquistarla al supermercato. Quindi al momento bisogna lottare non solo in campo, ma anche altrove, cercando d’essere fortunati nel trovare quelle persone giuste e propense all’espletamento della propria funzione di controllo, che siano ligi e non si rechino al bar o al bagno nei momenti cruciali. L’onestà intellettuale deriva anche da questi episodi, ora testa al recupero della gara di Firenze, anche se il calendario sta divenendo alquanto proibitivo, non dobbiamo mollare di un centimetro, anche perché il Napoli ha solo una gara da preparare settimanalmente e le nostre sono molte di più, tra impegni di campionato, coppa Italia e recupero sono davvero tante. Ultima considerazione, giovedì nel recupero di campionato è stato designato Doveri che ieri era in sala Var, gli avranno dato il premio per la dormita e non aver visto quello che è successo ieri sera? Spero solo che magari in campo sia più vigile di come lo è stato dinanzi ai monitor, altrimenti sarà dura. Non molliamo e giochiamo come sappiamo, dobbiamo essere più decisi e coesi di come non mai, sino alla fine e non occupiamoci di altro, perché noi siamo l’Inter e del resto non c’interessa nulla. …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.