Senza parole: meglio tacere!
Appare davvero deleterio, dover commentare una partita come quella disputata ieri sera, dalla nostra cara e amata Inter. Dopo la gara disputata in maniera fantastica e aggiungerei da grande squadra, non meno di tre giorni fa, ecco che si ritorna sulla terra, in terra monzese si è andati molli in campo, forse consapevoli che si poteva fare di un sol boccone dell’undici biancorosso. Certo sulla carta sicuramente, visto le formazioni in campo e il tasso tecnico nettamente a nostro vantaggio, ma ciò alla fine non s’è verificato. Ora ricercare le cause principali di questa inversione di tendenza, nell’arco di pochi giorni, sono principalmente alla cattiva gestione delle proprie risorse, fisiche e mentali, quando mancavano una manciata di minuti alla conclusione che, di riffa o di raffa, stavamo portando a casa, un’onesta vittoria, appare davvero cervellotico. La considerazione che più fa specie è stata prendere una rete, anzi causare la propria autorete da un Dumfries, mai in condizione, appare però verosimile che con l’altezza che ha, doveva solo accompagnare e spizzare, magari in angolo, quel pallone lento, mai insidioso, lanciato nella nostra area accompagnato dalla preghiera di chi aveva calciato quella sfera, senza un perché di fondo, sapendo che come in questi casi: “io la metto dentro l’area e poi quel che sarà, sarà!!” Certo questa volta quel “sarà” finale è stato centrato, trovando un pareggio insperato ma che per i brianzoli fa classifica, ma visto l’atteggiamento in tribuna pare che sia stato determinante per la conquista della Champions: vero Galliani? A momenti ti veniva un infarto, devi calmarti vista l’età e non sei più a capo del tuo Bilan, devi lottare per restare in serie A, sono cambiati gli obiettivi. Ma lasciamo perdere gli altri, non c’importa nulla, al momento dobbiamo solo guardare in casa nostra, analizzando un pareggio che è figlio di una condotta in campo non sempre consona a quelle che erano le premesse instaurate con la vittoria di qualche giorno fa, con la possibilità che si poteva ancora lottare per un piazzamento onorevole, in un campionato che ci sta sfuggendo come sabbia tra le dita, certo dobbiamo anche essere, altresì, consapevoli che tutto dipende da noi, siamo sempre sotto la lente inquisitrice, agli altri che hanno giornali e tv complici, basta fare un golletto e anche se giocano da schifo, va tutto bene, noi se toppiamo un quarto di gara siamo sempre sulla graticola. Ma va benissimo così, abbiamo le spalle grandi e forti, per sopportare ogni cosa, vorrei solo rimarcare che, se un errore simile come quello di ieri sera, sarebbe capitato ai non colorati, ora si sarebbe parlato di una congiura del palazzo contro chi si è sempre ritenuto onesti e lindo, invece se il nostro allenatore si lamenta di un palese errore arbitrale, allora giù le critiche: della nostra scarsa propensione alla mancata accettazione delle decisioni arbitrali. Quando sono giuste vanno si accettate, ma in questo modo no, oltre al danno si aggiunge la beffa delle dichiarazioni di pseudo giornalai a cui non par vero di attaccare il pianeta Inter. Il signor Sacchi ha disatteso quelli che erano i dettami imposti dal designatore, di lasciare concludere l’azione, e nel caso di fallo palese, sarebbe intervenuto il Var, ma siccome nella fattispecie non poteva intervenire perché il direttore di gara aveva fermato il gioco, prematuramente e senza una logica. L’errore è stato confermato dall’ammissione dello stesso direttore di gara, che comunque ritengo ben al di sotto della sufficienza, per una gara diciamo “casalinga”, in conseguenza della quale gli verrà comminata una squalifica di un po’ di mesi, certo che di quest’errore se ne ricorderà per un pezzo. Comunque i due punti sottratti non ce li ridarà nessuno, io con questa mia affermazione, non voglio dare alcun alibi alla squadra, ma andare sul 3 a 1, quando mancava poco alla fine, tranne un’ecatombe nerazzurra, la vittoria sarebbe stata certa. Altra circostanza che mi fa pensare che, anche quest’anno dobbiamo ammainare la bandiera della possibilità di uno scudetto irraggiungibile, appare davvero velleitario credere di poter raggiungere la prima piazza, vista la distanza siderale, che credo sarà rimpinguata questa sera. La domanda che ognuno si pone è la forma fisica dei nostri ragazzi, com’è possibile questo calo nella ripresa dopo una sosta di oltre 50 giorni? E poi perché in società non si pongono la domanda di cercare giocatori utili in un centrocampo, ricordando che se dovessero mancare giocatori del calibro di Barella, Calhanoglu, Brozovic non c’è più nessuno, e non è quantomeno accettabile continuare a puntare, come scelta idonea in Gagliardini, allora siamo davvero alla frutta. Siamo davvero messi male in ogni reparto se consideriamo che abbiamo la difesa che viene puntualmente perforata, per lo meno fuori casa, con costanza e poi dei problemi di Lukaku ne vogliamo parlare? Meglio di no perché con il suo ingresso in campo, assieme a Gagliardini, si è giocati 13 contro 9, ed è tutto dire. La gara di ieri purtroppo ha detto che la squadra ha fatto un deciso passo indietro (e non il primo in questo campionato altalenante) e che sostanzialmente siamo da 3 o 4 posto, un onorevole piazzamento Champions che farebbe cambiare di netto ogni altro giudizio su tutta la rosa, sul tecnico e sulla società. Questo è purtroppo lo status quo e dobbiamo accettarlo, sperando che tutti si rendano conto che giocare in questo modo, proponendo giocatori non in condizione è assurdo, ne va dell’autostima di tutti, anche perché se vai in campo e non riesci neanche a stoppare la palla, fai figuracce non solo tu, ma tutta l’Inter, che merita ben altro, non vi pare? …Amala!!!!