





Tutto in meno di 45 minuti!!!
Era attesa da tanti una risposta, conseguente al mezzo passo falso della gara contro il Bologna, anche rispondendo alla vittoria partenopea in quel di Bergamo, devo dire in tutta sincerità che c’è stata, seppur in parte. Un primo tempo diciamo di studio è poi subentrata, nella ripresa, una grande reazione e la voglia di portare a casa una vittoria più che meritata. La determinazione di questa squadra è stata lampante e s’è palesata nella gara, oltre le ben rosee aspettative, di Asllani che ha rifatto vedere quello di cui è capace, certo non ha avuto la pressione che gli avversari gli hanno tributato in altre circostanze, ma a me ieri sera è piaciuto. Purtroppo la nota negativa, pende sempre sul solito individuo: sul capo di Taremi, corpo estraneo di questa squadra che non riesce a incidere mai, sia nei passaggi che nelle conclusioni, anche ieri neanche una degna di nota. Non capisco perché Inzaghi continui con questa punta sempre più involuta che non decide mai nulla, spero che avendolo fatto giocare ieri sera, gli consegni la panca per mercoledì in Champions. Non possiamo giocare sempre con un uomo in meno, in una squadra che ha già problemi di organico. In questo preciso momento in cui ci sono gare tutte ravvicinate, bisogna sempre scegliere calciatori in grado di sopportare e supportare i compagni, con voglia e corsa, quella che manca all’iraniano spesse volte involuto e lento come il più spigliato dei “bradipi”. Per fortuna abbiamo ritrovato il miglior Lautaro, non possiamo fare a meno del capitano, si vede che sta bene fisicamente e ha cancellato, spero in modo definitivo il problema realizzativo, ieri il terzo centro consecutivo, è ritornato a essere il “toro di Bahia Blanca” che abbiamo imparato ad apprezzare. Per carità anche quando non segnava, il suo impegno era costante e continuo, da capitano aiutava e trascinava i compagni, ma ora s’è vista in maniera evidente che è ritornata la ThuLa, fantastica accoppiata che giocano insieme in modo fantastico, ritengo per questo motivo che è assolutamente un delitto, quando stanno bene, avvicendarli per ragioni di spogliatoio, non si può prescindere da loro: capito Inzaghi? Nel primo tempo, trascorso interamente di studio, cercando di fare uscire dal guscio i toscani, per fortuna nella ripresa s’è rivista la squadra che avevamo smarrito: ritmo, corsa e belle azioni. La prima frazione s’è conclusa con l’annotazione nel tabellino di due azioni significative, di chi se non Lautaro, una rovesciata in area ben para dal portiere empolese e un palo scheggiato su un bel passaggio di Asslani. La ripresa dopo solo dieci minuti, il capitano l’ha sbloccata con un tiro dal limite che s’è insaccato lì dove osano le aquile, sfogando tutta la sua rabbia per le azioni in precedenza disinnescate, con un vantaggio sin troppo striminzito per quello che s’era visto sino a quel momento. Il resto è storia. Dumfries ha colpito ancora sul calcio d’angolo perfetto dell’albanese, incornando un bel pallone che s’è insaccato imparabilmente nell’incrocio dei pali. Come ci capita da un po’, riusciamo a farci fare goal sull’unica incursione degli avversari, con il “nostro” Seba Esposito che ha segnato senza esultare, ma il dato di fatto che stavano riaprendo una gara che avremmo dovuto chiudere da un pezzo. Ma l’ego smisurato degli empolesi, cercando il goal del pari, ha fatto in modo di rendersi vulnerabili, i ragazzi hanno approfittato di un passaggio errato degli avversari, in modo famelico, hanno ribaltato il tutto con un’azione di contropiede orchestrata da Barella, passaggio in profondità per Arnautovic, che senza pensarci su l’ha messa in centro per l’accorrente Thuram che ha piazzato un tiro imparabile in rete, troncando sul nascere le velleità della squadra toscana. Tutto perfetto, tutto bello, si è notato in modo significativo e lampante che questi ragazzi quando vogliono pigiare sull’acceleratore, non ce ne per nessuno, devono capire che sono una macchina da guerra, pronti a non fare prigionieri, la vittoria e sintomatica nel loro essere squadra, seppure con defezioni importanti, sinora stanno riuscendo a tenere ben presente quelli che sono i loro obiettivi. Ultima annotazione, bisogna dare il giusto merito a un giocatore che tanto volte ho criticato, ma ieri ha fatto più lui nei soli 15 minuti in cui è stato impiegato che Taremi nei 69 minuti della sua gara, Arnautovic ha piedi buoni e non si scopre da oggi, secondo me dovrebbe scalare le gerarchie degli attaccanti, è più motivato di uno spento iraniano, pressocché inutile! Ora concentrazione sulla prossima gara, ritorna la Champions, abbiamo l’opportunità, con una vittoria, di acquistare il tagliando per il prossimo step con una gara d’anticipo, ci dobbiamo provare, a condizioni di non fare ulteriori cambi in squadra, facendo giocare i migliori e chi è in condizione, l’Inter ha bisogno dei suoi migliori giocatori per centrare quegli obiettivi che più ci competono. …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.