Un derby da… godere!
In una serata fantastica, iniziata con una cornice di pubblico davvero eccezionale, s’è conclusa nella maniera più bella per i nostri colori, annichilendo i cuginastri non facendogli capire il motivo perché erano arrivati a San Siro e cosa stavano facendo. Le statistiche parlano chiaro c’è stato un predominio in ogni casella davvero disarmante dei nostri ragazzi, dinanzi ai rossoneri che erano davvero spaesati e fuori da ogni umana e logica comprensione. Nei novanta minuti, e oltre, giocati non hanno fatto un tiro che sia stato impegnativo per il nostro portiere, viceversa il tanto bistrattato Tatarusanu ha compiuto diverse parate degno di nota, questo avvalorando la gran gara fatta dai ragazzi. Questo è un mio pensiero personale, come credo possa essere sottoscritto da ognuno che ha visto la gara, il portiere rossonero ha evitato una debacle, che anche ieri sera poteva finire in goleada. La nostra atavica fame non è ancora sazia, e credo rispettando le aspettative, i ragazzi in campo hanno dato l’anima, mordendo il freno a più riprese, giocando in modo da creare le premesso per una vittoria strameritata, ma si poteva gestire meglio azzannando con un po’ più di lucidità e con quell’essere cinico che ci ha contraddistinto in altre occasioni, si poteva uccidere la gara ancor prima, senza lasciare alcuna speranza al popolo rossonero, che in campo erano davvero spaesati. Vedendo giocare i ragazzi, subentra davvero il rammarico di quello che si è lasciato per strada, potevamo essere ancorati maggiormente ai partenopei, che per inciso, stanno facendo un campionato davvero straordinario, non sbagliano un colpo ma con tale vantaggio, possono perderlo solo loro questo scudetto e non credo che Spalletti sia così sprovveduto e dissipare tutte le possibilità accumulate sinora, non certo come abbiamo fatto noi lo scorso anno, ferita ancora aperta che sanguina ancora! Tutto sommato abbiamo l’obbligo di continuare su questo passo, dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo e consolidare sempre più il nostro posto in classifica, e poi c’è una semifinale di Coppa Italia e un ottavo di Champions da onorare. Le note positive evidenziate nella gara di ieri sera sono state molteplici, mi piace rimarcare che il gioco di squadra, a tratti è apparso brillante, tanti giocatori hanno dato tutto quello che avevano in corpo e anche di più. Non mi piace molto parlare dei singoli, per il semplice motivo che a me piace la coralità, ieri s’è vista con un Barella fulcro insieme a Calhanoglu e Miki che hanno tenuto benissimo il centrocampo, forse nel secondo tempo erano a corte di risorse vuoi anche dovute alla gara dispendiosa di coppa Italia contro l’Atalanta, ma tutto sommato hanno tenuto alla grande. Ma un plauso lo farei a due giocatori in particolare, anzi ad un giocatore e un reparto, quello difensivo con Acerbi su tutti e con lo slovacco che è sempre stato in partita, peccato davvero che abbia deciso di andar via, ma come accade in questi casi i giocatori vanno e vengono, l’Inter rimane! Permettetemi fare un plauso particolare per Lautaro Martinez, un campione in assoluto capace di lottare e sgomitare in ogni zona del campo, presenza perenne e incubo degli avversari, anche ieri ha incorniciato la sua maiuscola prestazione con una rete bellissima ed altre occasioni sventate dal portiere avversario. Tornato il “toro” che volevamo chapeau. Ieri s’è rivisto in campo anche Brozovic che potrebbe essere la nostra arma migliore, per un centrocampo che non può permettersi ancora una sua assenza, è tornato e spero in pianta stabile. Tutto è apparso verosimile con l’entrata anche dell’armadio di ebano, con quella sua voglia di spaccare il mondo, credo che in lui sia subentrata la voglia di un riscatto tanto voluto, quanto ricercato, nelle sue movenze, a tratti s’è rivisto il Lukaku dell’era Conte, spero non ci deluda e non disattenda tutti i buoni auspici che auspichiamo nei suoi confronti. Siamo solo alla seconda del girone di ritorno, il cammino è ancora lungo, ma solo credendo in sé stessi si può e si deve far sempre meglio, certo è utopistico pensare al tricolore, ma sino a che la matematica non ci dica il contrario, abbiamo il dovere e l’obbligo di crederci: sarebbe fantastico!!!! …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter