Un derby di….sofferenza!!!
Ore 22:31 di una domenica non qualunque, una domenica italiana che ci ha consegnato tanta gioia alla fine, ma anche tanta sofferenza causata più che dai nostri demeriti che da meriti altrui e poi accade l’imponderabile, un fallo inutile del difensore rossonero consegna a Maurito la palla dell’apoteosi. Un rigore giusto quanto scellerato e deprecabile è stato il fallo commesso dal difensore milanista, e come spesso accade in queste circostanze le motivazioni dei singoli, ancor prima della squadra, vanno nettamente in contrapposizione. Si presenta sul dischetto del rigore un Maurito motivatissimo, deciso di portarsi a casa il pallone, consegnando agli annali e agli amanti delle statistiche, una fantastica tripletta. Tiro secco palla da una parte e portiere dall’altra e il popolo nerazzurro può gioire e mi viene da dire, parafrasando uno spot politico in voga alcuni anni fa: “per fortuna che Maurito c’è!”. Fantastiche anche le altre due reti precedenti di Icardi, che avvalorano la tesi che si può anche giocare con una sola punta davanti se ben supportata, lui fa tantissimo movimento spaziando per tutto il fronte d’attacco, ma se servito e messo in condizione di nuocere agli avversari diventa davvero “un’arma letale”. Definita la parte conclusiva di una gara che ci ha visto protagonisti, bisogna ahimè anche considerare, ancora una volta, che si è vista un’Inter a due facce. Un primo tempo giocato tenacemente, con voglia, lasciando poca roba ai cugini peraltro mai realmente pericolosi; e come ci accade sovente in questa stagione, ecco che nella ripresa subentra l’ansia della prestazione, non si capiscono le motivazioni secondo le quali si è smesso di giocare lasciando campo e occasioni agli avversari. Certo che il Milan ha spinto in modo coerente vedendo le praterie concesse da un’Inter che si era sfaldata, l’occasione della rete di Suso forse è l’esempio che più calza, gli hanno lasciato uno spazio incredibile, nessuno ha avuto la lucidità di marcarlo, e lui che possiede un bel tiro da fuori area, non gli è parso vero d’impallinare l’incolpevole Samir. Per fortuna, rispetto ad altre gare, abbiamo sempre avuto la forza di reagire alle rimonte avversarie, avendo anche la fortuna dalla nostra, che ha fatto in modo di cambiare un risultato, il pareggio, che pareva scritto e forse facendo il “mea culpa”, ci poteva stare vista la seconda frazione di gioco! Prendiamoci questi tre punti che ci fanno comodo, ma ancora una volta, almeno il sottoscritto non è assolutamente contento del gioco espresso, a sprazzi si è vista l’Inter che tutti sognano, che domina che scende lungo le fasce con un gioco veloce, fatto di scambi di prima e sovrapposizioni, ma come ho sempre sostenuto, non si possono giocare solo poche decine di minuti una gara, nella quale bisogna giocarne almeno novantacinque, fino a quando ci andrà bene, tutto sarà rose e fiori ma quando tutto questo svanirà allora saranno dolori. La classifica ci arride è bellissimo vederci là in alto, ma spero vivamente che questo non sia alla fine così effimero da farci cadere nella dura realtà, ci vuole coerenza nel credere in quello che si sta costruendo, supportato, però da un grande impegno e tanta velocità di esecuzione, le azioni bisogna crearle e tirare in porta con convinzione e in campo bisogna correre. Lo so il concetto è sempre lo stesso in campo ci sono anche gli avversari, ma un grande tecnico diceva che se il pallone lo abbiamo e lo gestiamo noi gli altri si devono adeguare. Questa è la filosofia giusta da adottare e far propria, gli avversari devono percepire un reale pericolo per l’incolumità della loro porta e che non hanno scampo, da un momento all’altro arriva la giocata giusta che possa schiodare il risultato, un po’ come faceva l’Inter del “triplete” che ancor oggi rimane la squadra da prendere ad esempio. Mi rendo conto che non bisogna vivere di ricordi, è vero, ma sino a quando non ci sarà una squadra che possa rinverdire quei fasti, saremo sempre legati nel cuore e nella testa a quei giocatori e quel tecnico che ci hanno reso gli unici e invincibili!…..Amala
Antonio Dibenedetto