Un pari da cui …. ripartire?

Scritto Da il 14/Mar/2018 - Stagione 2017/2018 |


 coreograia

abbraccio

Un pari da cui …. ripartire?

Nella giornata in cui tante lacrime sono state versate, copiose direi in più parti d’Italia, negli stadi dov’è stato osservato il fatidico minuto di silenzio a commemorare uno sfortunato ragazzo che ha lasciato prematuramente, che ha lasciato prematuramente i campi di gioco dove la sua presenza, la sua signorilità, la sua correttezza era d’ausilio non solo per i compagni di squadra, ma per tutti in primis per i direttori di gara. Non sono frasi di circostanza ma di Davide Astori ce ne sono davvero pochi, R.I.P campione. Questo è un mio personale messaggio.  Con il cuore affranto veniamo, per onore di cronaca, a quello che più mi compete, fare una disamina della gara domenicale dei nostri ragazzi. A bocce ferme, un’ interrogativo mi rimbomba nella mente: “Sarà forse l’ennesima ripartenza?”. Credo che questo quesito come me se lo sono posto io, sicuramente l’avranno fatto tutti gli innamorati di questa maglia, speriamo solo sia quella giusta. Al cospetto di un bel Napoli ambizioso ma che non è riuscito a far sua l’intera posta in palio non per suo demerito, ma solo perché in campo ha prevalso la voglia di entrambe le squadre di non soccombere. Devo comunque segnalare che non vi sono state evidenti palle goal, certo il palo di Skriniar grida ancora vendetta, ma anche i partenopei non sono stati fortunati, peccando d’imprecisione con Insigne. Diciamo in buona sostanza che il pari è stato un risultato giusto, ma sono certo che non abbia accontentato di fatti nessuno delle due contendenti. La squadra azzurra è parsa un po’ sulle gambe, forse le tossine della sconfitta interna con la Roma ha lasciato ancora strascichi e chi se ne ha avvantaggiato, è il team di Torino, superandola in graduatoria e con il recupero di mercoledì di allungare, certo che il calcio è davvero strano si è passato da un più uno addirittura a un meno quattro. Rimanendo in tema se Parta piange, non è che Atene se la ride. Quest’accostamento calza a pennello sulla nostra cara e amata Inter, le posizioni nobili si stanno consolidando con punti capitolini importanti che hanno guadagnato il terzo posto, la Roma, il quarto la Lazio noi invece ci siamo attestati al quinto posto ma occhio ai cugini che giornata dopo giornata ci stanno rosicchiando punti importanti, anche aiutati da quella dea bendata che inizialmente ci ha agevolato, ma che ora pare averci voltato le spalle. Dobbiamo avere il coraggio di mettere in campo tutte le forze residue e preparare al meglio le gare future, solo osando si può credere in un futuro che ci potrà arridere. Giocando sulla falsa riga di come hanno giocando ieri sera, con coesione e mettendo in mostra un gioco che a sprazzi è apparso divertente. Questa volta devo lodare il comportamento in campo di due giocatori in particolare, mi riferisco al tanto bistrattato Brozovic autore di una gara interpretata con tanta grinta e corsa, sapeva queste virtù erano nel suo dna, ero contrariato quando vagava per il campo in modo svogliato, in tutte quelle gare in cui l’ho criticato. Ora bisogna dargli merito della bella partita che ha fatto. Altro giocatore che ha finalmente interpretato il suo ruolo al meglio è stato Candreva, le sue doti calcistiche non si discutono è vero, solo che anche lui come il croato era molte volte assente, senza dare di fatti, alla squadra, quell’apporto necessario. Bene la difesa, ma siamo ancora ben lontani dal vedere una formazione che gioca bene e in un modo efficacie, siamo sulla buona strada solo che bisogna continuare in questo modo senza fare passi indietro, anzi!  La tristezza dell’evento ha fatto passare in secondo piano i centodieci anni della nostra storia, noi tifosi abbiamo la voglia e la necessità di rinverdire quei fasti, noi ci siamo ora tocca a voi giocatori e società, crederci. Tutto è ancora in gioco, ci sono ancora partite decisive che possono dare una svolta positiva alla nostra stagione, partendo da quel derby rinviato per le note vicende succitate, dobbiamo essere tenaci e credere che possiamo risollevarci anche perché ne va del nostro blasone, noi siamo l’Inter e non ci interessa null’altro! ….. Amala

                                                                                    Antonio Dibenedetto