





Un poker … servito!
Al via del Mare, stadio dei giallorossi salentini, che il calendario ha posto in opposizione ai ragazzi, in un tardo pomeriggio domenicale, ecco che pronti via, si sono messe subito in chiaro quelle che erano le prerogative di una gara che non potevamo non vincere. Dovevamo dare un segnale di continuità, in risposta della vittoria partenopea conquistata sabato sera, di fatti così è stato. Se alla fine le reti sono solo state ben quattro, il demerito è stato solo nostro, anzi anche per colpa di fuorigioco millimetrici che ci hanno annullato ben due reti, ma tutto sommato non possiamo lamentarci di occasioni ne abbiamo create in serie, ma come ci capita spesso specie in quest’ultimo periodo, ne concretizziamo in maniera e in numero inferiore alle aspettative, di un gioco corale e d’insieme che talvolta fa davvero la differenza. Per onor di cronaca però bisogna dire che, abbiamo talvolta lasciato spazio e manovra ai salentini, vuoi per la loro verve, vuoi per i nostri continui errori di valutazione nei passaggi, o troppo lunghi oppure viceversa troppo corti, bisogna trovare la giusta sintonia se si vuol raggiungere la perfezione, che si sa non è di questo mondo, ma se contro il Lecce il rischio può essere messo in preventivo e calcolato, contro squadre di un certo lignaggio e più attrezzate: paghi dazio. Certo ieri c’è stato un po’ di turnover specie a centrocampo, in previsione della gara di mercoledì, ultima della prima fase di Champions, dove ci potrebbe bastare un pareggio, ma ritengo che fare calcoli sarebbe solo che deleterio, la vittoria prima di tutto, anche perché come ho sempre sostenuto: vincere aiuta a vincere! Inizia ora un tour de force inverosimile che ci porterà a giocarci tutte le nostre chance sino allo scontro diretto contro il Napoli del 3 marzo al Maradona, gara della verità per le nostre ambizioni. Tra campionato, Champions, Coppa Italia e recupero di campionato, sarà un continuo ciclo di gare ogni tre giorni e dovremo tenere i nervi ben saldi per far fronte a tutti questi impegni. Il nostro primario pensiero e sperare che siano finiti quelli strali ferali che la cattiva sorte ci ha mandato, con infortuni continui che ci hanno debilitato nell’organico. S’è visto che non possiamo prescindere da Calhanoglu, pedina davvero importantissima per la nostra squadra, che fortunatamente dovrebbe essere pronto al rientro, se non per mercoledì, almeno per il derby. Capitolo a parte la stracittadina di Milano, abbiamo l’occasione di ritornare a dominare nel punteggio, perché nel gioco s’è visto che siamo sempre stati superiori, ma talvolta ci lasciamo andare a perdite di concentrazioni davvero simbiotiche, anche perché loro non mollano sino alla fine (Supercoppa docet), questa volta però dovremo davvero essere sul pezzo per tutta la gara con concentrazione massima, dovremo avere quella cattiveria che ci ha sempre caratterizzato, altrimenti non vinci ben sei derby di fila. Avremo bisogno di tutti i ragazzi al meglio della loro condizione, l’aiuto deve essere reciproco non possiamo mollare di un centimetro, ne va del nostro impegno nel rispettare quel tricolore che abbiamo sul petto. Certo il dover provvedere a gestire una rosa, come quella del Napoli, per un solo incontro e meno proibitivo del nostro e questo mister Inzaghi lo sa, è conscio che deve essere bravo a motivare tutti e tenerli sulla corda sino alla fine, com’è accaduto ieri guardando un Frattesi che ha ritrovato il sorriso, s’è reso conto, secondo il mio modesto parere, che di meglio non c’è, perché giocare nell’Inter, con questi ragazzi è il top. Ritengo, e questa è una mia pura considerazione, che tutta questa pantomima è stata creata più da voci esterne che dallo stesso calciatore, bisognava solo essere paziente e attendere il momento giusto e opportuno e il suo spazio sarebbe arrivato. Lui dalla sua ha l’età e con i consigli giusti, con i quali potrà arrivare in vetta e raggiungere quelle vittorie che fanno grande un campione, che sta studiando per essere tale, che s’incammina verso il giusto traguardo. Ancora un’annotazione per un calciatore che, mai come in questo momento, sta facendo la differenza: Tikus Thuram. Con lui in campo è poesia pura, inarrestabile nelle sue scorribande ha, come dicevano i giornalisti di un tempo, il terzo occhio con il quale vede prima di tutti il piazzamento dei compagni e li serve per la conclusione in rete: spettacolare! Generoso verso ogni più umana considerazione, esempio pratico ha ceduto il pallone del rigore, per la quarta rete, a Taremi per la realizzazione di una rete che potrebbe sbloccarlo, speriamo, e magari farlo ritrovare per un finale di stagione di cui avremo bisogno davvero di tutti. Siamo una squadra che non lesina entusiasmo e con Lautaro forma una coppia eccezionale, che anche ieri ha tirato fuori una rete eccezionale, spero continui in questo momento positivo, abbiamo bisogno del nostro capitano. Forza ragazzi tiriamo fuori quel carattere che ci ha contraddistinto in questi ultimi anni, noi siamo l’Inter e di meglio non c’è! …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.