Una presa d’atto!Nel lunch-match domenicale si è assistiti a due gare nella stessa. Nella prima frazione di gioco si è visto un discreto gioco dei ragazzi, capaci di mettere in campo una vigoria e delle trame di gioco a dir poco entusiasmanti. Mentre nella seconda frazione si è vista la mancanza di lucidità che tal volta hanno accompagnato le azioni di gioco, sicuramente dovuta alle gare internazionali disputate dai ragazzi e in special modo ai viaggi transoceanici compiuti dai sudamericani che nel corso della gara è risultato palese l’essere a corto di benzina, come si dice in gergo. Credo che comunque quest’ultima condizione non deve essere assolutamente un alibi, anzi bisogna essere più incisivi e tirar fuori quel quibus in più che hanno i campioni, specie in casi come questi. Ritengo comunque che sia normale un certo calo a livello fisico, ci sta, altrimenti sarebbe innaturale andare a mille già alla terza di campionato, non vi pare? È anche vero che con i cinque cambi a disposizione tutto potrebbe apparire più semplice, se poi capita che arriva un infortunio inaspettato, tutto viene rimesso in gioco e poi si arranca. Dispiace solo per l’ennesimo infortunio di Sensi, questo ragazzo non ha davvero pace, non riesce più a giocare con continuità ma la cosa che più incide e la mancanza di serenità. Altro capitolo di un campionato che appare molto equilibrato e che si svilupperà in lungo e vedrà la vittoria finale sul fil di lana; vi propongo un quesito a cui non ho ancora trovato una risposta idonea, ma credo che al momento la possano dare solo chi è nella stanza dei bottoni: ma è normale giocare le gare alla 12.30 di domenica dopo gli impegni delle nazionali, con giocatori che hanno fatto più ore in aria che in terra? Appare davvero cervellotico penalizzare le società con questi tour de force, specie ad inizio campionato dove la forma è tutt’altro che al massimo? Sicuramente ci sono state anche altre squadre penalizzate dai voli transoceanici dei loro giocatori, mentre altre che ne hanno avuto meno, si dovrebbe considerare anche questo: in virtù di una linearità giusta per tutti. Ribadisco che non deve essere una scusa né alibi, ma se consideriamo il cosiddetto bicchiere, dal fronte nerazzurro è sicuramente mezzo vuoto per le innumerevoli occasioni nel corso della gara; diciamo che è mancata la lucidità necessarie per chiudere questo tipo di gare. Io comunque credo nella bontà del progetto e in un tecnico che nonostante i tagli di quei giocatori determinanti e sacrificati alla causa societaria che ha subito, ha a disposizione una rosa che rimane comunque di grandissimo valore, lui è conscio che con i giocatori a disposizione può rimanere coerente ai suoi dettami di gioco. Inzaghi riesce sempre a dare il volto giusto alla squadra, a seconda dei giocatori che mette in campo ed è sempre pronto alle contromisure qualora si trovi in difficoltà. Ho letto di tutto e di più sui social che hanno imputato a lui il pareggio di Genova, e quella che fa più specie anche di presunti tifosi nerazzurri. Si è capito che lo sport preferito degli italiani è quello di dire e sparlare non avendone piena facoltà, per carità ognuno è libero di esprimere la propria opinione, ma deve essere perlomeno un attimino qualificata. Mi spiego meglio, se io non sono un medico, non posso parlare di argomentazioni mediche, quindi se non sono un tecnico posso dire la mia certamente, ma non ha valenza specifica: le castronerie lasciamole a chi lo fa di mestiere, noi siamo tifosi e dobbiamo fare il bene della nostra squadra sostenendola a spada tratta, è anche vero che non bisogna avere gli occhi foderati di prosciutto, facciamo in modo che il nostro sostegno sia incondizionato dopo tutto il campionato è iniziato da poco, se iniziamo già da ora ad avere malumori allora è la fine! Voglio chiudere questo mio pezzo ricordando a tutti gli amici tifosi e sostenitori nerazzurri, le parole del compianto Giacinto Facchetti davvero emblematiche e che ogni interista dovrebbe sempre ricordare: ci sono giorni in cui essere interista è facile, in altri in cui è doveroso e in altri in cui esserlo è un onore! …Amala!!!! Antonio DibenedettoVivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.