Una superiorità imbarazzante!
Piccola considerazione prima di rendere onore alla bellissima gara di ieri sera, mi preme sottolineare che dopo una settimana dove ci hanno tacciati per i predatori del campionato, di essere aiutati in lungo e largo come se fossero stati gli arbitri a fare lo score che abbiamo ottenuto durante le 19 giornate di campionato. Di errori arbitrali e del var ne hanno usufruito un po’ tutti e non solo l’Inter, ragione per cui ognuno deve guardare in casa propria senza gridare allo scandalo per un qualcosa che si verifica e che viene guardato con l’occhio del becero tifoso e non da sportivo. I nostri detrattori e non solo i giornalai al servizio dei club più in vista, devono verificare il reale stato delle cose, considerando che talvolta il lupo si traveste da agnello, quando non riesce a ottenere quello che vuole, a buon intenditor. Credo che nei ragazzi sia subentrato una sorta di chiusura da tutto ciò che preveniva dall’esterno e che si siano concentrati nella gara del Brianteo, e per come s’è conclusa, dico in maniera più che positiva. Veniamo a ciò che è accaduto ieri sera, forse i ragazzi ricordando ciò che è accaduto lo scorso campionato, nel quale i brianzoli ci sottrassero ben quattro punti su sei, questa volta però i ragazzi sono partiti a spron battuto annichilendo gli avversari, se solo dopo un quarto d’ora avevamo posto le basi per un successo del tutto meritato: 2 a 0 e partita in discesa! Non riesco, a mente fredda, nel riconoscere un solo giocatore nerazzurro sotto la sufficienza, anzi tutti ben oltre. Sugli scudi metterei come di consueto ben tre giocatori, nell’ordine un Hakan Calhanoglu infallibile dal dischetto, davvero una sentenza, ma anche stoccatore quando si presenta l’occasione. Quindi il capocannoniere della serie A, il nostro Lautaro Martinez con ben diciotto centri, giocatore a tutto campo capace d’impostare ma letale nel momento di finalizzare, ma del suo partner d’attacco ne vogliamo parlare? Quel Marcus Thuram davvero eccezionale, mai egoista che favorisce il compagno meglio piazzato, regalando dei cioccolati solo da scartare, vero Calhanoglu; ma poi mettendosi in proprio realizza una rete fantastica, rendendo più che plausibile quella manita che gratifica una sontuosa gara di tutti, di fatti esorcizzando lo spauracchio Monza che tutti credevano ci fermasse, specie quei gufi che si logorano il fegato vedendoci vittoriosi, ecco che sono stati serviti: ci vuol ben altro! Godiamoci questo più cinque sui non colorati torinesi, sperando che lo “Scansuolo” non si comporti come al solito da modesto sparring partner, ma dimostri il proprio valore con un Berardi motivato e motivatore per i suoi compagni. La gara perfetta direi non esiste, ma ieri sera i ragazzi hanno disputato una gara che davvero rasenta la perfezione, peccato solo per l’ammonizione di Hakan che dovrà saltare la prossima gara in casa della viola, mentre sarà presente nel neonato torneo di Supercoppa contro la Lazio. Per noi tifosi sarebbe stato più consono la squalifica contro la squadra capitolina e ritrovarlo magari in finale di Supercoppa e quindi in formazione a Firenze, come accade in questi casi purtroppo, bisogna fare di necessità virtù. Il potere economico nel calcio prevarica sempre più quelle che sono le condizioni essenziali nel calcio, mi chiedo ma era così necessario imporre alle squadre il tour de force in Arabia Saudita? Perché cambiare la formula di conquista di questo trofeo? Che senso ha gratificare chi è arrivato secondo in campionato e la perdente della finale di Coppa Italia? Sono delle domande che avrebbero sicuramente meritato delle risposte consone, da chi ha organizzato tutto ciò, certo esportare il nostro miglior prodotto, il calcio, in quella terra che ha fame di pallone, avrà sicuramente fruttato tantissimi milioni da destinare a pioggia sulle squadre partecipanti, con il benestare del consueto agio della Federazione, a cui importa incamerare soldi freschi, infischiandosene delle tante gare da mettere nelle gambe di giocatori che avranno comunque ancora tantissime gare da disputare sino alla conclusione dei vari tornei. Credo che tutto sia stato accettato con il placet delle società anch’essa affamate di nuovi introiti. Il calcio è spettacolo e tutto ciò è conseguenziale, ma è anche vero che ci sono degli obiettivi stagionali da centrare, non si possono vanificare tutti gli sforzi compiuti sinora, solo con la certezza di centrare qualche obiettivo scegliendolo a discapito di un altro. Il gioco del calcio non è una scienza esatta, oppure come direbbero chi ne sa di più: il pallone è rotondo e non si può prevederne la corsa finale. In casi come questi bisogna avere un elevato grado di giudizio e raziocinio, cercando la soluzione migliore per non aggravare di acido lattico, per le tantissime gare da disputare, i calciatori che potrebbero avere delle ripercussioni muscolari. Tutti noi facciamo i consueti debiti scongiuri, affinché i nostri giocatori possano ritornare in Italia integri, con la testa libera per affrontare gli impegni successivi, che sono davvero importanti per noi come il campionato e la Champions. Io credo che di questo ennesimo trofeo da esporre in bacheca non porterà tanta fama al nostro club come potrebbe essere la vittoria del campionato oppure un buon piazzamento finale in Champions, sono questi i trofei che ti rendono giustizia, la supercoppa lasciamola a chi necessità di questa gratifica: noi non sappiamo cosa farne! Ovviamente queste sono considerazioni da tifoso, da chi ama questi colori, è altresì vero che sia Inzaghi che la società vorranno centrare questo ennesimo trofeo, contrariamente da tutto ciò che ho espresso in precedenza, chi va in campo e gestisce ogni cosa sono coloro che sono demandati a questi compiti, noi dobbiamo solo accettarli e non lesinare il nostro apporto di tifo incondizionato, perché torno a ripetermi: l’Inter si ama a prescindere da ogni altra considerazione! …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.