Una vittoria di … rigore!
Ecco si ritorna a casa, il benvenuto ai ragazzi è stato siglato da oltre settantamila tifosi, assiepati sugli spalti, che avevano tanta voglia di nerazzurro. La squadra complice ancora un gran caldo, ha cercato di sciorinare un bel gioco, e devo dire in tutta sincerità a lunghi tratti ci è riuscita, al cospetto di un bel Lecce che ha fatto la sua onesta partita, ma credo di più non potesse fare con poche iniziative e tanto contenimento. Inzaghi ha preparato diciamo bene la squadra con una formazione titolare che ha rasentato quella ufficiale, l’unica defezione importante è stata quella del capitano: il bomber Lautaro Martinez, fermo ai box per un risentimento muscolare che non pregiudica il prossimo impegno contro gli orobici venerdì sera. La gara ha avuto il solito refrain creiamo tanto ma concretizziamo molto meno, credo sia ancora un po’ di pesantezza dovuta ai carichi di lavoro, ritengo però che quando sarà smaltita con assieme quella mancanza di velocità e lucidità, ne vedremo delle belle anche perché ritengo, senza l’ombra di essere smentito, che la nostra squadra è molto più forte dello scorso anno. Tutto è stato inanellato perfettamente secondo quanto prestabilito, abbiamo due giocatori per ruolo che potrei definire titolari entrambi a prescindere. A centrocampo tanti ruoli sono ben coperti e non abbiamo paura di eventuali infortuni o squalifiche, ovviamente facendo tutti i debiti scongiuri, ci sono giocatori validissimi come d’altronde sia in difesa con il nuovo acquisto il gigante Palacios, un ragazzo poco più che ventenne di grandissime prospettive future. L’unico ruolo scoperto potrebbe sembrare l’attacco, ma è solo un’ipotesi perché la voglia di Arnautovic s’è vista come quarta punta, e poi con un Thuram così è tutto dire. Sono certo che con il ritorno di Lautaro e con Taremi che riuscirà a ritagliarsi il giusto spazio, problemi in fasi realizzativa non dovremmo avercene. Veniamo alla gara, non c’è molto da dire. La voglia dei ragazzi di aggredire la partita s’è vista sin dagli albori, di giocate spettacolari ce ne sono state tante, l’unico appunto che gli muoverei sono i troppo svolazzi e tocchetti al limite, cosa che anche lo scorso anno ci sono stati, per carità, ma secondo me è tempo di essere più concreti, lasciamo ad altri l’eccentricismo, meglio andare sul sodo, non fa certo male l’essere sempre sul pezzo, come si suol dire. Poi dallo scorso anno c’è la situazione relativa alle cinque sostituzioni che sono una manna per livellare i presunti mugugni in panca, con questa nuova caratteristica ci sarà spezio per tutti, per lo meno per uno spezzone che male non fa! La gara ci ha altresì detto che possiamo contare su giocatori che stanno diventando, sempre più con il passare del tempo, ancora più determinanti: il mio pensiero è rivolto a Matteo Darmian, che si fa trovare sempre pronto quando è chiamato in causa: è come il vino più invecchia e più è corposo, da clonare. Detto di uno straordinario Thuram che anche se non ha inciso direttamente il suo l’ha fatto eccome. Altra nota positiva è la “sentenza Calhanoglu” che non sbaglia un rigore da oltre quattro anni, con lui sul dischetto tutto viene normalizzato e lo score cambia immediatamente. Mi viene da sorridere leggendo i titoloni del giornale più sconcio del panorama giornalistico, quel giornale che non comprerei mai, che a mio modesto parere non è buono manco ad avvolgere il pesce, mi riferisco al giornale torinese Tuttosport, che di sportivo non ha nulla è solo odiosamente fazioso, che ha definito generoso il rigore concesso a nostro favore. Dico a queste persone che anche a Rugby il placcaggio viene considerato fallo, quindi fatevene una ragione, la squadra da battere siamo sempre noi. Ultima considerazione il banco di prova prima della sosta è l’incontro contro gli orobici del nostro “amico Gasperino”, che non lesina mai attacchi nei nostri confronti, ma deve sapere lui come tanti altri, che lo status quo del momento è questo, noi godiamo e gli altri… soffrono! Alla ripresa dovremo essere quanto mai concentrati e determinati, affronteremo due squadre del feudo berlusconiano, ritengo che non possiamo avere timore di due squadre che stanno stentando e che hanno un gioco prevedibile e quanto mai farlocco, ne vedremo delle belle, intanto concentrazione sulla gara di venerdì, ci sarà poi tempo per pensare a loro. Mi dispiace solo delle altre trasvolate oceaniche a cui sarà sottoposto lo stuolo di giocatori nerazzurri, tra tutti il capitano che dovrà sottoporsi a impegni gravosi e ritornare a Milano a ridosso della gara contro il Monza. Importante è il recupero di energie e forze, per dare tutto con la fascia al braccio. Forza ragazzi siamo sempre al vostro fianco! …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.