Una vittoria importante!
La gara del lunch-match domenicale ci opponeva a un Empoli che non aveva alcuna voglia di essere lo sparring partner di turno, specie dopo aver preso, immeritatamente, sette reti in terra capitolina. Dovevano fare sicuramente una gara accorta, specie dopo il cambio in panchina, dall’altra parte in casa nostra dovevamo gioco-forza fare la prestazione, per molteplici motivi: in primis per dare un segnale della nostra forza, quindi di proseguire sulla falsa riga di quanto avevamo prodotto sinora. A tratti ci siamo riusciti, forse ci è mancato l’essere cinici e non aver chiuso prima la gara, questa è l’unica pecca che si può imputare ai ragazzi, anche perché se tu crei, sia nel primo che nel secondo, ben 6/7 occasioni da rete e realizzi una sola rete, presti il fianco a un finale di gara sotto apprensione. Anche se in tutta sincerità il nostro portiere non ha dovuto compiere nessuna parata particolarmente impegnativa. Ci sono anche altri aspetti che si devono tener presenti, vale a dire l’impegno davvero sfiancante di Champions in terra iberica, contro una squadra, quale la Real Sociedad, che pratica pressing a tutto campo e t’impegna a livello fisico davvero tanto, bene queste scorie si sono avvertite ieri a Empoli, specie nel finale. Complice anche lo sfortunato infortunio occorso ad Arnautovic, che ci ha lasciato in 10 per una decina di minuti, i ragazzi hanno fatto quadrato, non correndo alcun rischio concreto e portando a casa tre punti meritatissimi. Che dire godiamoci questo primato, uno score del genere, nella storia del club accade per la quarta volta e Simone Inzaghi verrà annoverato tra questi allenatori, un premio effimero certamente, ma che sarà parte integrante del suo curriculum. Anche questa settimana sarà impegnativa, mercoledì si riparte con il campionato, al Meazza ospiteremo quel Sassuolo croce e delizia, contro i quali siamo stati capaci di giocare gare fantastiche, in contrapposizione di sofferenze inaudite, vuoi per mala sorte oppure una nostra incapacità di essere sul pezzo per tutti i novanta minuti. Credo che mai come quest’anno non accadrà questa situazione, i ragazzi tutte le volte che sono scesi in campo, lo hanno fatto con quella voglia di lottare contro chiunque, la si è vista sin dagli albori del precampionato. Ancora un periodo impegnativo, sino alla sosta per le nazionali, che ci vedrà impegnati ogni tre giorni sino alla gara del 7 ottobre contro il Bologna. Fortunatamente quest’anno abbiamo una rosa che può soddisfare un turn-over ben programmato, con ricambi in ogni ruolo che sono di gran lunga soddisfacenti. Dispiace per Marko Arnautovic, il suo infortunio lo terrà lontano dal campo per alcuni mesi, gli facciamo i migliori auguri di riprendersi e ritornare più forte di prima, per darci una mano forse nel momento più delicato di un prossimo futuro, spero continui a tingersi ancora di tinte nerazzurre. Si è parlato di una sua sostituzione tra le punte svincolate, ma ritengo che non si dovrebbe operare in tal senso, certo le tre punte che abbiamo a disposizione dovranno tirare la carretta, con ancor più vigoria, ma credo lo faranno con piacere. I nostri ragazzi in tal senso sono esemplari per l’aiuto reciproco e poi, questa è una mia considerazione, in alcune gare si potrebbe optare con Mkhitaryan come seconda punta, in gare in cui si può dare un po’ di riposo ai titolarissimi, è un’idea ovviamente tocca al mister renderla attuabile. Speriamo che la dea bendata preservi i nostri calciatori, da intoppi muscolari, in una stagione tirata come la nostra è questo quello che fa la differenza. Sono queste le gare in cui una grande squadra deve dare il meglio, potrebbero apparire dal risultato scontato, è vero, ma come dice quel detto saggio: non è tutt’oro ciò che luccica! Ma quello che luccica per davvero è nel nostro dna, siamo l’Inter e proseguiamo con la barra dritta, contro chiunque, verso un traguardo fatto di successi, che con orgoglio e forza nel gruppo, dovremo conquistare! …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.